Dal 26 al 27 settembre torna al Castello di Belgioioso il consueto appuntamento di fine settembre con l’editoria. Giunta al diciannovesimo anno, la mostra mercato, nata in un isolato castello pavese, e che da sempre costituisce un punto di riferimento per l’editoria di qualità.
Lettori ed editori si danno ogni anno appuntamento per un incontro eccezionale e sempre ricco di sorprese. Nelle belle sale del castello, si assiste ogni anno ad un lento e pacato via vai di lettori e appassionati, che scelgono di venire per rintracciare titoli altrimenti introvabili o per scambiare due chiacchiere con gli editori sul perché di una pubblicazione.
Come sempre, si troveranno quei nomi che ormai da alcuni anni si sono affermati nel panorama editoriale, ma anche i marchi emergenti da poco affacciatisi sul mercato.
Una scelta che vuole tener conto come di consueto della qualità e al tempo stesso proporsi come luogo di esordio e favorita vetrina per le novità nazionali.
Come ogni anno, una serie di incontri, presentazioni e dibattiti anima la due giorni belgioiosina, oltre ad alcune mostre collaterali che trovano posto nei corridoi del castello.
La mostra osserverà il seguente orario:
sabato e domenica: orario continuato dalle ore 10,00 alle 20,00.
Costo del biglietto d’ingresso: intero 7,00 euro – ridotto 5,00 euro
Giovani e studenti max 25enni possono usufruire del biglietto ridotto – 5 euro
Mostre collaterali
“Stefano e i suoi amici” è una mostra che intende ricordare, a quattro mesi dalla scomparsa, Stefano Fugazza, storico e critico d’arte piacentino che è stato per quindici anni direttore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. Quello che si vuole raccontare è in particolar modo il suo sguardo affettuoso e partecipe verso l’arte contemporanea, che pure non era l’oggetto principale dei suoi studi, ricostruito anche attraverso il lavoro svolto all’interno della rivista “Ore piccole”, fondata e diretta insieme a Gabriele Dadati a partire dal 2005.
Un uomo contro. Romano Bilenchi biografia per immagini
Romano Bilenchi, maestro appartato delle nostre lettere, «fascista bolscevico e comunista liberale» come lo ha definito Corrado Stajano, è uno dei testimoni più significativi del secolo da poco concluso. Il suo romanzo continuo che va da Anna e Bruno fino al Gelo passando per Conservatorio di Santa Teresa è uno dei capolavori della nostra letteratura. In mostra una ricca e esauriente fotobiografia.
Per informazioni
Castello di Belgioioso
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