parole & figure è una mostra che può essere considerata “libro con le pagine aperte sulle pareti“. In programma al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona di Chieti dal 17 aprile al 17 luglio 2011, la nuova esposizione del museo svizzero pone al centro della propria indagine la relazione fra l’immagine e il testo.
La rassegna, ospitata nell’affascinate dimora ottocentesca – oggi divenuta museo attento ai linguaggi dell’arte contemporanea – percorre lo spazio in cui confluiscono la pittura e la scrittura. Un territorio dai contorni ambivalenti in cui dipinti, collages, disegni, libri d’artista e altri inaspettati supporti rivelano l’avvincente dialogo che si crea quando l’immagine diventa parola espressiva e la parola si fa immagine. La scrittura, infatti, se sottratta dal suo ruolo puramente verbale, può assumere lo stesso valore della figura. Entrambe possono essere considerate materie simili; modalità espressive in grado di convivere e capaci di generare immagini nuove.
Henri Michaux [Senza titolo] 1994
Con una selezione di oltre un centinaio di opere, si compone nelle sale del museo un flusso improvviso di figure, lettere e cifre. Risalta la mano dell’artista che dipinge, disegna, traccia, scrive liberando il gesto che scioglie le linee; che fa nascere figure e lettere con l’effetto di colori ravvivanti.parole & figure è curata da Matteo Bianchi che – dopo il successo di arte e natura (2009) e collage (2011) – conclude il trittico di rassegne collettive a tema realizzate per il Museo Villa dei Cedri.
Fra i protagonisti dell’esposizione spicca la presenza del grande scrittore e poeta francese Michel Butor. Considerato uno degli esponenti culturali più importanti del Novecento, Butor è scarsamente interessato alle vicende del personaggio per soffermarsi, invece, sulla minuziosa descrizione degli oggetti e della realtà esterna nell’intento di evidenziare la condizione dell’uomo nella società moderna. Nell’ambito della sua attività letteraria l’autore intrattiene da tempo un rapporto privilegiato con l’immagine: la sua scrittura si colloca infatti, direttamente per sua mano, nell’arazzo di carta dipinta da
Georges Badin, sulla pagina incisa scolpita a libro da Jacques Clerc, sull’album d’impressioni a pastello di Anne Walker o nel globo di Bertrand Dorny, un libro-oggetto, con le pagine da sfogliare, che in pochi istanti ci accompagna in un fantastico viaggio del giro del mondo.
Ruggero Savinio, L’età dell’oro, 2001
La mostra si apre inoltre con ampio spazio ai segni Henri Michaux. Le storie d’inchiostro del pittore e poeta sono animate da segni in trasformazione, da gesti in movimento. Nel disegno la sua scrittura si legge con lo sguardo rivolto alle sue articolate diramazioni e al ritmo dei frammenti.
Il percorso espositivo prosegue poi con i testi dipinti da Emilio Tadini, che rappresentano le figure e le cose della nostra vita quotidiana, e con la trama letteraria di Ruggero Savinio – figlio di Alberto e nipote di De Chirico – sempre attraversata da una vena malinconica e da una sottile ironia. Oltre ai ticinesi Flavio Paolucci e Fernando Bordoni, partecipano alla rassegna anche artisti come l’illustratore Imre Reiner, Jean-Pierre Schneider e lo scultore Etienne Viard i quali compongono una varietà di soluzioni espressive legate alla lettura, al libro e al dialogo perenne fra il disegno e la poesia; fra il testo e l’immagine.
Sopra, Imre Reiner, Stilleben in Schriftnahe, 1975
Il catalogo edito da Pagine d’Arte riflette il carattere “bilingue” dell’esposizione: riunisce parole e figure degli scrittori e degli artisti chiamati a partecipare alla rassegna.
Attività collaterali
Animazioni per scolaresche e visite guidate su richiesta.
Domeniche al Museo (dal 1° maggio). Ogni domenica alle ore 11.00 visita guidata alla mostra, gratuita con l’acquisto del biglietto d’entrata.
Visita guidata alla mostra con il curatore Matteo Bianchi: 8 maggio 2011.
A fianco, Anne Walker e Michel Butor, Une semaine de plage, 2007*
Giornata delle porte aperte al museo: 17 luglio 2011