L’artista come Rishi, si interroga sulla rappresentazione del “sacro” nell’arte contemporanea, indagando relazioni e compatibilità tra esperienza artistica e conoscenza ultrasensibile. Convergenza tra pensiero occidentale e orientale alla luce di una “metafisica unitaria”, ora di matrice laica ora religiosa, che come una corrente invisibile attraversando ogni civiltà e a distanza di molti secoli, ancora oggi ispira l’uomo nel suo desiderio di evoluzione.
La mostra – che si terrà a Roma dal 5 maggio al 7 giugno 2011 a cura di Lori Adragna e Mary Angela Schroth – nata da un’idea di Lori Adragna ed Enzo Barchi – è frutto della sinergia tra il Museo d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, Bibliothè – Bhagavat Atheneum e l’associazione ASIA.
L’artista come il Rishi, il veggente della tradizione vedica, può accedere a un mondo non confinato nei limiti percettivi dei sensi e della mente, ma quale gradazione ininterrotta di “piani segreti”: dall’Uno al Tutto, dalle tenebre alla luce, dal microcosmo al macrocosmo.
L’esposizione presenta le opere di: Minou Amirsolemaini, Andrea Aquilanti, Enzo Barchi, Alighiero Boetti, Trina Boyer, Alessandro Cannistrà, Bruno Ceccobelli, Rupa Chordia, Stefano Cioffi, Laura Cionci, Gino De Dominicis, Nyima Dhondup/Livia Liverani, Baldo Diodato, Lodu Drime, Stefania Fabrizi, Maimuna Feroze Nana, Patricia Glee Smith, Gonkar Gyatso, Uemon Ikeda, Emilio Leofreddi, Massimo Livadiotti, Patrizia Molinari, Simona Morgantini, Melina Nicolaides, Anna Onesti, Luigi Ontani, Davide Orlandi Dormino, Franco Ottavianelli, Anna Paparatti, Paola Parlato, Alberto Parres, Ketna Patel, Drugu Chegysal Rinpoche, Jack Sal, Samagra (Anna Maria Colucci), Silvia Serenari, Sodhon, Silvia Stucky, Naoya Takahara, Tarshito.
Artisti selezionati dagli anni Settanta alla contemporaneità più recente, diversi per provenienza geografico-culturale (dall’occidente all’estremo oriente), generazione, stile e linguaggio, le cui opere in prevalenza figurative, affiancano altre, aniconiche. Un gioco di rimandi e attraversamenti che innesca inediti confronti tra culture; genera impercettibili legami fra creazioni di artisti accomunati dal medesimo fil rouge: il misticismo come terreno comune di tutte le religioni in ogni epoca della storia o la filosofia vissuta non come arido esercizio intellettuale ma in quanto motore del processo creativo.
Catalogo De Luca Editore a cura di Lori Adragna e Manuela De Leonardis
Contributi di: Lori Adragna, Achille Bonito Oliva, Manuela De Leonardis , Valeria Donati, Guglielmo Gigliotti, Iacopo Nuti, Francesca Pietracci, Massimiliano Polichetti, Barbara Santamato, Mary Angela Schroth, Emanuela Termine. Poesie di Satsvarupa das Goswami.
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Dal 5 maggio 2011 al 7 giugno 2011
Opening: Giovedì 5 maggio 2011 nelle sedi di Palazzo Brancaccio dove s i svolgerà anche la conferenza stampa e Sala 1
Nei giorni successivi da Bibliothè, dove saranno organizzati incontri a tema e talk con gli artisti
Palazzo Brancaccio sede del Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”
Via Merulana, 248 – 00185 Roma
www.museorientale.beniculturali.it
Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Complesso Monumentale della Scala Santa/Padri Passionis ti
Piazza di Porta S. Giovanni, 10 – 00185 Roma
www.salauno.com
dal martedì al sabato 16 :30 – 19 :30
Dal 10 maggio al 7 giugno 2011
Bibliothè Contemporary Art Gallery
Via Celsa, 4-5 – 00186 Roma
bhagavatlibrary@yahoo.it
Mi sono sempre chiesta, e sono andata alla ricerca, di una ‘cultura’ che unisse cultura occidentale e cultura orientale, Oriente e Occidente, perché non vi fosse qualcosa che stride tra loro, perché non fossero così diverse tra loro, doveva esserci un legame o qualcosa che andava al di là di esse.