Gaja Cenciarelli, Sangue del suo sangue

Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino

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Gaja Cenciarelli è in libreria con il suo nuovo romanzo Sangue del suo sangue Nottetempo Edizioni (€ 16, 50).

Il romanzo parla della storia delle Brigate Rosse, (le nuove e le vecchie) ed è raccontato attraverso la vicenda di Margherita.  La storia comincia a Torino alla fine degli anni Ottanta e si conclude a Roma in pieni anni zero.
Margherita Scarabosio è la figlia di Rodolfo Scarabosio, generale dell’Arma dei Carabinieri ucciso a Torino dalle nuove BR nel 1986. Il padre ha sempre abusato sessualmente di lei e costringeva l’altro figlio, Massimiliano, ad assistere alle violenze con la complicità, nutrita di incoscienza dettata dal quieto vivere, della moglie.
La famiglia Scarabosio è una famiglia dove gli uomini entrano ed escono da casa senza chiedere permesso e dove le donne cucinano, rifanno i letti e chiedono il permesso anche per sedersi a tavola. Fuori da casa Scarabosio c’è l’Italia che freme.

Aldo Moro è morto da otto anni, esiste una legge sul divorzio, il tasso di donne che si iscrive all’università, in dieci anni, è raddoppiato, tutto sembra poter cambiare da un momento all’altro e il generale Scarabosio pensa che i cambiamenti siano il male. Margherita intanto si innamora di Pierfrancesco, il compagno di banco, altoborghese e viziato, che sogna di lasciare Torino per dare la scalata ai palazzi del potere romani. È proprio Pierfrancesco che le fa conoscere C’era una volta in America, il leitmotiv di tutta la vita di Margherita. Quando muore anche la madre, la muta vedova Scarabosio, la vita di Margherita non cambia, il fratello Massimiliano infatti sostituisce le sue violenze a quelle del padre. All’indomani della maturità, Pierfrancesco parte per Roma, si laurea, e, a distanza di anni, chiama Margherita per proporle un incarico di fiducia. Margherita, che è ancora innamorata di Pierfrancesco, fugge dal fratello Massimiliano e si ritrova presidentessa onoraria del Comitato di Sostegno per i Familiari delle Vittime delle BR, fondato da Bruno Chialastri, il candidato del centrodestra alle elezioni politiche del 2006. Pierfrancesco è il delfino di Chialastri. Massimiliano intanto vuole riprendersi la sorella, più di tutto vuole che Margherita torni a Torino. Quello che Margherita ignora è che Camilla Baravelli, segretaria personale di Bruno Chialastri, è l’infiltrata di un gruppo armato che s’ispira alle Brigate Rosse e che ha intenzione di uccidere Bruno Chialastri il giorno delle elezioni. Margherita diventa, quindi, l’inconsapevole nucleo su cui convergono gli interessi politici e le dinamiche di potere di tutti i personaggi che, nella scena finale, si ritroveranno drammaticamente faccia a faccia in uno scontro a fuoco disorganizzato ma feroce. Margherita è un personaggio che scardina i luoghi comuni sul terrorismo rosso, il buonismo indulgente successivo all’attacco allo Stato e l’arroganza sia dei sopravvissuti che del sistema politico italiano. Senza giudizi e con un passo da Romanzo Criminale, Sangue del suo sangue è un romanzo accucciato nella piega più dolorosa degli ultimi quarantanni di storia italiana.

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Gaja Cenciarelli (nella foto sopra di Lavinia Azzone) è nata a Roma nel 1968. Scrittrice e traduttrice dall’inglese, caporedattrice di vibrisselibri, ha pubblicato racconti in antologie e riviste, e due libri: Il cerchio (2003) ed Extra Omnes. L’infinita scomparsa di Emanuela Orlandi (2006).

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