Josè Saramago come mai si era raccontato prima.
La scrittura, la creatività, l’utopia, il rapporto con le donne, l’ateismo, il Portogallo: la statura umana e artistica del premio Nobel, scomparso quasi un anno fa, emerge in tutta la sua straordinaria genialità in un libro-intervista inedito adesso pubblicato da L’Asino d’oro edizioni, uscito nelle librerie di tutta Italia il 12 maggio, ‘Jose’ Saramago. Un ritratto appassionato (euro 15,00). Scritto da Baptista Bastos, narratore amico e compagno di lotte dell’autore di ‘Cecità’, è un affascinante viaggio attraverso i ‘territori’ fisici e mentali del grande scrittore portoghese che in una lunga e a tratti commovente conversazione rivela le molteplici angolazioni di un carattere formidabile e di una creatività di eccezionale qualità umana.
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“Credo che il ritratto che sta dentro il libro sia un buon ritratto – dice Pilar del Rio, (nella foto) giornalista e vedova del grande scrittore, a margine della presentazione del libro a Roma – perchè è il ritratto realizzato da un grande intellettuale, Baptista Batos, di un grande uomo, Josè Saramago.
Credo che la conversazione tra i due fili davvero bene, e che realmente che si tratta di due grandi persone che hanno inorgoglito i tempi in cui viviamo, e che dovremmo essere contenti di essere stati loro contemporanei”.
Al racconto, all’andirivieni di domande e di risposte con le quali Saramago sembra quasi dipingere se stesso e la sua storia, fanno da sfondo gli scenari selvaggi dell’isola di Lanzarote dove lo scrittore si era ritirato negli ultimi anni della sua vita, insieme a Pilar, che firma la premessa del libro tradotto da Daniele Petruccioli.
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In quell’isola tra Europa e Africa, dunque, Bastos incontra Saramago, nella sua ‘casa fatta di libri’. “Qualcosa di non conosciuto di Saramago emerge senz’altro da questo libro – sottolinea Pilar Del Rio – la sua sensibilità, la sua spontaneità: di Saramago conosciamo l’opera, li’ c’è l’uomo. E’ vero che nella sua opera c’è sempre qualcosa dell’autore, ma qui lo vediamo passeggiare tranquillamente, lo vediamo nella sua casa, con i suoi cani… Non è una confessione, ma una bellissima relazione di amicizia”.