Niccolò Ammaniti (nella foto) con “Io e te” (edito da Einaudi), Francesco Piccolo con “Momenti di trascurabile felicità” (Einaudi) e Gianluigi Ricuperati con “Il mio impero è nell’aria” (Minimum Fax) sono i finalisti della sezione narrativa dell’edizione della ventiseiesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì.
Milo De Angelis con “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori), Eugenio De Signoribus con “Trinità dell’esodo (2005-2010)” per Garzanti e Alessandro Rivali con “La caduta di Bisanzio” (Jaca Book) sono invece i finalisti della sezione poesia.
I finalisti sono stati scelti, tra 456 opere pervenute, dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (eminente italianista dell’Università di Firenze e tra le massime studiose dessiane) e composta da Mario Baudino, Massimo Onofri, Stefano Salis, Giancarlo Pontiggia, Duilio Caocci, Evanghelia Stead, Giuseppe Langella oltre che dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras.
La cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori si terrà domenica 18 settembre a Villacidro, la cittadina del Medio Campidano dove Dessì trascorse l’adolescenza e dalla quale trasse ispirazione per tanti suoi scritti: su tutti “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972), il suo romanzo più famoso.
Per l’edizione 2011, il Premio Speciale della Giuria va all’attore, regista e scrittore Ascanio Celestini.
Il Premio Speciale della Fondazione Dessì quest’anno sarà assegnato a Paolo Grossi, italianista di fama
internazionale dal lungo cursus honorum in disparate università europee, attualmente alla testa dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, in Svezia.