Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
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Il poeta danese Morten Søndergaard l’ho incontrato in Italia, a Prata di Principato Ultra, in Irpinia, dove è venuto per ritirare il Premio Prata Opera Straniera con la sua ultima opera tradotta in Italia nel 2008 “Ritratto con Orfeo ed Euredice” Ed. Kolibrì 2010, una delle più riuscite applicazioni del mito nella letteratura danese contemporanea.
Nato a Copenaghen nel 1964, Søndergaard ha vissuto in Italia con la famiglia per otto anni fino al 2006, prima a Vinci e poi a Pietrasanta. Artista poliedrico e sensibile, traduttore di varie opere di Jorge Luis Borges, Søndergaard è maestro della sonorità.
Nel 1998 ha ricevuto il Michael Strunge Prisen e nel 2002 è stato uno dei due candidati danesi al prestigioso Premio Letterario del Consiglio Nordico con la raccolta “Vinci, senere” – tradotta in italiano nel 2007 con il titolo “A Vinci, dopo” dalle Ed. Heimat.
Con il suo ultimo volume di poesia “Et skridt i den rigtige retning” [Un passo nella direzione giusta] per il 2007 ha ottenuto la seconda candidatura allo stesso premio, assumendo una posizione assolutamente centrale per la lirica danese in questo primo decennio del secolo.
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La morte scrive, scrive.
oggi è venuto da me un olivo parlante e ha detto:
“La vita è un passaggio dal nulla
al nulla”.
Ma come si può dire una cosa del genere
a qualcuno? Il paesaggio si dispiega
come le pagine di un libro. Ein Nerveinrez, Un état d’Ame.
Non abbiamo capito niente. Così è.
Quanto sia annida fra le righe del paesaggio
non si lascia leggere. Noi dispieghiamo i punti
in stelle e gli ospiti tornano
dalla passeggiata serale col panico negli occhi e gli abiti
macchiati di vino.
da “A Vinci, dopo”, di Morten Søndergaard, Heimat Edizioni
(traduzione italiana di Bruno Berni)
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Døden skriver og skriver.
I dag kom et talende oliventrae hen til mig og sagde:
“Livet er en overgang fra ingenting til
ingenting.”
Men sadan noget kan man da ikke
sige til nogen? Landskabet folder sig ud som
siderne i en bog. Ein Nervenreiz. Un état d’Ame.
Vi har ingenting forstaet. Sadan er dét.
Det som star mellem landskabets linjer
lader sig ikke laese. Vi folder punktummerne
ud til stjerner, og gaesterne kommer tilbage
fra aftenturen med paniske øjne og tøjet
plettet af vin.
di Morten Søndergaard