Per iniziativa della Fondazione Premio Napoli, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Editore Tullio Pironti giovedì 29 settembre 2011 alle ore 17,30 nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli sarà presentato il volume “La trilogia tragicomica” di Alberto Mario Moriconi, nuova edizione rivista e accresciuta di numerosi inediti di “Dibattito su amore”, “Un carico di mercurio” e “Decreto sui duelli”, a cura di Armando Maglione. Saluti: Giovanna Cassese, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli.
Introduzione: Armando Maglione.
Interventi: Pasquale Sabbatino, docente di Letteratura italiana nell’Università di Napoli “Federico II”, Giuseppina Scognamiglio, docente di Letteratura italiana nell’Università di Napoli “Federico II”, Luigi Mascilli Migliorini, docente di Storia moderna nell’Università di Napoli “L’Orientale”, Stefano De Stefano docente di Storia dell’Arte nell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Letture: Lucio Allocca e Luisa Amatucci
NOTIZIE SUL LIBRO E SULL’AUTORE
La trilogia tragicomica è la nuova edizione, in volume unico, rivista e accresciuta di numerosi inediti, della famosa “trilogia” di Alberto Mario Moriconi, costituita da ‘Dibattito su amore’ (1969), ‘Un carico di mercurio’ (1975) e ‘Decreto sui duelli’ (1982), editi da Laterza e ormai da tempo esauriti, che a giudizio unanime della critica hanno segnato il raggiungimento della piena maturità di un poeta che molti considerano tra i maggiori del Novecento: «uno dei quattro, cinque maggiori del secolo scorso» (Paolo Ruffilli), «il poeta più originale del nostro Novecento» (Claudio Toscani), che «sfugge a ogni possibilità di inquadramento nel panorama della poesia novecentesca» (Elio Gioanola), la cui «sperimentazione di grande originalità nel panorama del nostro Novecento non ha molti esempi che le si possano avvicinare» (Giorgio Patrizi), e il cui linguaggio «ridefinisce i confini del genere “poesia”» (Niva Lorenzini).
La trilogia moriconiana è «una grandiosa mise en scène» (Ruffilli), tragica e comica, con stupende invenzioni contenutistiche e formali, con vicende”esemplari” e personaggi-simbolo, di ogni tempo, d’ogni luogo, d’ogni genere, illustri e anonimi, della fantasia e della realtà: fra cui e su cui trascorre assiduo il grido e il gemito di Alberto Mario personaggio, che rimpiange o deplora, svela, ammonisce ed esorta, non risparmiando se stesso.
Alberto Mario Moriconi, nato a Terni il 26 gennaio 1920, è vissuto fin dalla fanciullezza a Napoli, dove è morto il 21 marzo 2010. Penalista, poi docente di Letteratura drammatica all’Accademia di Belle Arti di Napoli, critico e collaboratore letterario di quotidiani e riviste; ha tenuto rubriche culturali sul «Mattino», anche con lo pseudonimo di Morick.
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La sua opera poetica:
Vortici rupi mammole (Milano, Gastaldi, 1952);
Trittico fraterno (Milano, Ceschina, 1955);
Anno Mille (Padova, Rebellato, 1958);
Le torri mobili (Parma, Guanda, 1963);
Dibattito su amore (Bari, Laterza, 1969);
Un carico di mercurio (ivi, 1975);
Decreto sui duelli (ivi, 1982);
Il dente di Wels (Napoli, Pironti, 1995);
Io, Rapagnetta Gabriel e altre sorti, prefazione di Armando Maglione (ivi, 1999);
Non salvo Atene, postfazione di Armando Maglione (ivi, 2007);
La trilogia tragicomica, nuova edizione rivista e accresciuta di Dibattito su amore, Un carico di mercurio e Decreto sui duelli, a cura di Armando Maglione (ivi, 2011).
In prosa:
Un autocommento (discreto), Napoli, Liguori, 2003.
Sue poesie sono state tradotte in più lingue.
Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il “Procida-Elsa Morante” e il “Minturnae”.