In memoria di te, Cristiana Cafini

In memoria di te: Cristiana Cafini
a cura di Luigia Sorrentino

Cara Cristiana,
mi rivolgo a te con tutto l’affetto che provo per te per ringraziarti per la luce e la speranza che hai gettato su di me con le tue parole d’amore quando sono venuta a trovarti in ospedale. Tutta la sofferenza che portavi nel corpo è sparita quando, con un filo di voce, hai raccontato a noi presenti, l’esperienza della guarigione.
Grazie Cristiana, perché con il racconto della tua esperienza dominata dall’amore hai espresso l’essenza stessa del bene, depositandolo in noi, intorno a te raccolti. Grazie Cristiana, per averci portato il luogo profondo della guarigione, per averci donato l’essenza divina della tua rinnovata sapienza, liberata dall’affanno e dal dolore della malattia.
“Sei piena di grazia Cristiana – ho detto. E poi – “Sei bellissima! Sei come non ti ho mai vista prima d’ora…” profusa nel tuo amore potente e illuminato, ci hai donato la grazia di una nuova comprensione, la grazia di chi ha liberato la pace e ha lasciato a noi la pace. Grazie Cristiana, per la tua vicinanza, per l’intimità e l’amicizia delle tue parole, per l’accoglienza, l’ospitalità, la comunione del bene. Grazie Cristiana, per averci offerto la possibilità di affrancarci dal male che si compie sulla terra, grazie, per averci donato l’appagamento totale di chi è già nelle braccia dell’amore.
Grazie Cristiana, per il soffio della tua voce…

Luigia Sorrentino (Roma, 3 ottobre 2011)

***

Cena di Natale
*

Una tavola di cristallo
e tutt’intorno statue
lucenti strenne colorate,
vino, cibi invitanti
nel motivetto del carillon.
Sedute, come inchiodate sagome
di figli, di padre e di madre.
La bocca serrata, il cuore
non parla né sfiora le mani.
Esistono per tutto il resto.

di Cristiana Cafini

 

 

Ecco la pietra
*

ecco la pietra
e il dolore
ecco la donna
e il corpo
nella veste di tela d’Olanda
ecco il funerale
delle gambe e delle braccia
il funerale degli occhi verdissimi
l’odore acre
la morte liturgica avvolta
nel raso bianco 

li sveglieremo per mano della terra
la terra delle mareggiate e dei temporali

da: “La nascita, solo la nascita” di Luigia Sorrentino, Manni (2009)

Luigia Sorrentino è nata a Napoli, si è laureata in Giurisprudenza. Attrice della Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, ha preso parte a diversi spettacoli di prosa, a film per la televisione e a cortometraggi.
Giornalista professionista, vive a Roma e lavora a Rainews.
Cura per il sito del canale PoesiaBlog (http://poesia.blog.rainews.it/).
Tra le sue più recenti pubblicazioni di poesia: ‘C’è un padre’ (Manni, 2003), ‘La cattedrale’ (Il ragazzo innocuo, 2008), ‘L’asse del cuore’ (in Almanacco dello Specchio Mondadori 2008), ‘La nascita, solo la nascita’ (Manni, 2009).

Cristiana Cafini (Teramo il 30 giugno 1968 – Roma 2 ottobre 2011). 
Ha vissuto a Roma e ha lavorato a Rainews.
Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Storia del Costume presso l’ACCADEMIA DI COSTUME E MODA di Roma e la Laurea in LETTERE – Discipline dello Spettacolo, con la tesi in Storia del Teatro: ‘Le influenze del teatro giapponese nella Musical comedy inglese a cavallo tra XIX e XX secolo’.
Ha lavorato come assistente costumista per la ricerca iconografica dei costumi per varie produzioni tra cui: ‘Lunga vita alla plastica’ di Giampaolo Conti (cortometraggio del 1997), ‘MDC: maschera di cera’ del regista Sergio Stivaletti (1997), ‘De reditu’ di Carlo Bondi (2003), ‘Pontormo: un amore eretico’ di Giovanni Fago (2004). Nel 2006 ha curato il documentario ‘Tutti i colori di una vita’ dedicato a Tiziano Terzani, prodotto da RAI3 per la regia di Luciano Minerva; nel 2005 si è occupata della produzione del ‘Dossier Migrantes’ in collaborazione con il giornalista Giuseppe Rogolino, dossier statistico che Rainews produce annualmente per la Caritas. Dal 2009 è stata allieva dello studio d’arte del pittore Romeo Mesisca con il quale ha esordito con la prima mostra collettiva presso la Galleria ‘PRAENESTE ARTE’ di Palestrina.

2 pensieri su “In memoria di te, Cristiana Cafini

  1. Grazie Luigia per le belle parole e per questo grande amore manifestato nei confronti di mia cugina. E’ stato bello conoscerti, abbracciarti, condividere insieme questo grande dolore, perchè so che le hai voluto tanto bene.
    Cristiana è stata una donna eccezionale, unica, irripetibile, un grande esempio di vita per tutti quanti noi.
    Sento un grande vuoto, ma sono certa che Cri vivra’ nei nostri cuori e nei nostri pensieri per sempre e in ogni singolo istante.
    Ti abbraccio forte.
    Lidia Cafini

  2. Lidia, ne sono convinta anch’io. Cristiana vive in noi, attraverso noi, che siamo qui. A noi il compito di ricordare il canto triste di Cristiana, l’invocazione della madre, il suo amore, delicato e segreto che terminava in un cielo pieno di colori. Cara Lidia, fino a quando viviamo esiste un solo tempo, il presente. Ho il cuore in subbuglio. Grazie per le tue parole.

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