C’è un filo rosso che unisce la mostra di Piero Guccione, ‘Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia’, inaugurata a Ragusa e che vedrà l’Accademia delle Belle arti di Parigi come prossima sede in primavera.
E’ l’attenzione per l’Ottocento e per una dimensione romantica che diventa in alcune opere ‘un’elegia della luce’, come l’ha definita sapientemente Enzo Siciliano.
I 40 pastelli del maestro di Scicli (Rg), esposti dal 30 ottobre 2011 nel palazzo Garofalo di Ragusa, riguardano le interpretazioni che l’artista ha fatto di alcune opere liriche, di raccolte di poesie e di letteratura. – Nella foto, Piero Guccione – Studio da Caravaggio (acquerello, 12,5×17)
Il viaggio immaginifico di Guccione nella sua multiforme produzione, si rivela un forte commento visivo alle opere letterarie di Stendhal (Il rosso e il nero), di Camillo Boito (Senso), di Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo), di Serafino Amabile Guastella (Due mesi in Polisella), di Enzo Papa (La città dei fratelli) delle opere liriche di Vincenzo Bellini (Norma), di Pietro Mascagni (Norma), di Richard Wagner (Tristano e Isotta), delle poesie di Giorgio Soavi e di Filippo de Pisis.
Che meraviglia!!! Arte e poesia un connubio perfetto!