Pietro Citati ricorda Gene Pampaloni

Pietro Citati ricorda Geno Pampaloni nel decimo anniversario della scomparsa a Firenze. Martedì 15 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, si terrà una conferenza dell’illustre critico letterario in ricordo di un altro grande critico. L’attenzione assidua di Pampaloni verso gli autori contemporanei, espressa in innumerevoli collaborazioni ai più importanti quotidiani e periodici, ha segnato in modo inequivocabile le linee interpretative del Novecento italiano.

Il Gabinetto Vieusseux, si legge in un comunicato, è “particolarmente lieto di ospitare questo ricordo, espresso dalla prestigiosa voce di Pietro Citati, anche perché Geno Pampaloni è stato, sia pure per un breve periodo, direttore dell’Istituto”.

Nell’occasione verrà proiettato un documentario su Geno Pampaloni realizzato da Giorgio Tabanelli.

Geno Pampaloni (1918-2001) è uno dei maggiori critici letterari del Novecento. Nel 1945 iniziò la collaborazione con “Italia Libera”, quotidiano del Partito d’Azione. In seguito fu critico di “Comunità”,
“Il Mondo”, “Il Ponte”, “L’Espresso”, “Corriere della Sera, “La Stampa”, “Il Giornale”. Nel 1947 diventò collaboratore di Adriano Olivetti. Nel 1962 assunse la direzione della casa editrice Vallecchi. Nel 1988 pubblicò un innovativo commento dei Promessi Sposi di Manzoni. Ha pubblicato inoltre tre raccolte di scritti autobiografici, di impegno civile e d’interrogazione religiosa: “Buono come il pane” (Scheiwiller, 1983), “Fedele alle amicizie” (Camunia, 1984), “I giorni in fuga” (Garzanti, 1994). Nel 2001 è uscita postuma una raccolta di scritti di critica militante, “Il critico giornaliero” (Bollati Boringhieri), nel 2007 una raccolta di articoli significativi e scritti inediti, “Una valigia leggera” (Aragno).

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