Niente più baci e graffiti sulla tomba di Oscar Wilde

Non si potrà più lasciare l’impronta del bacio (con rossetto), né scrivere niente sulla lapide della tomba di Oscar Wilde (nato nel 1854-e morto nel 1900), che – com’è noto – riposa nel cimitero di Pere Lachaise, a Parigi.

Il divieto per lettori e fan di Wilde scatta da mercoledì 30 novembre, in occasione del centoundicesimo anniversario della morte dello scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.

Un divieto che peraltro coincide con l’inaugurazione del restauro del suo sepolcro, finanziato dal governo di Dublino dopo l’allarme lanciato dagli eredi di Wilde, capeggiati dal pronipote Merlin Holland. Alla cerimonia sono attesi rappresentanti della famiglia dello scrittore, l’attore Rupert Everett ed esponenti dei municipi di Parigi e Dublino.

Le autorità francesi del ministero della Cultura e del Comune di Parigi, in collaborazione con quelle irlandesi, hanno deciso perciò di mettere fine una volta per tutte all’usanza di omaggiare l’autore di “Il ritratto di Dorian Gray”, con un bacio sulla sua lapide. Una tradizione che andava avanti da oltre vent’anni, testimoniata dalle centinaia di labbra ‘stampate’ con rossetti dai colori passionali sul sepolcro dello scrittore.

Le frequenti pulizie dei rossetti rischiavano però di danneggiare il marmo in modo irreparabile e così, da ora in avanti, la lapide restaurata sarà protetta da una speciale teca di vetro.

La decisione di mettere una barriera protettiva sulla lapide è stata presa anche perché i precedenti appelli, con tanto di cartello che minacciava multe, di astenersi dai baci con rossetti erano risultati vani.

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