Venerdì 2 dicembre, alle ore 17, nell’auditorium Tiziano Terzani della biblioteca San Giorgio di Pistoia, si terrà un incontro dal titolo “Dal laboratorio di Simenon al laboratorio adelphiano: pratiche di scrittura, di traduzione e di revisione”.
Si tratta del secondo appuntamento di “Teste a fronte”, il ciclo di incontri sulla traduzione letteraria ospitato dalla biblioteca San Giorgio di Pistoia su iniziativa dell’Associazione Amici della San Giorgio.
Vi parteciperà Ena Marchi, che non e’ soltanto una prestigiosa traduttrice dal francese (tra i molti autori cui ha prestato la propria “voce”, si segnalano Antonin Artaud e Milan Kundera), ma è anche una delle più importanti editor italiane (Adelphi), direttrice della collana adelphiana “Le Inchieste di Maigret”.
E proprio sul lavoro del grandissimo scrittore belga Georges Simenon, inventore di Maigret e instancabile romanziere, sarà incentrata la conversazione della Marchi: un’occasione rara e preziosa per conoscere a fondo, anche negli aspetti meno immediati, la scrittura di uno degli autori del Novecento più apprezzati sia dalla critica che dal pubblico (secondo il parere di André Gide – scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947 – addirittura “il più grande romanziere di tutti”).
Nell’intervista di Francesca di Mattia per Rai Libro (vedi qui) Ena Marchi afferma di aver cominciato a leggere Simenon quando era ragazzina. “Mia madre me lo proibiva” dichiara “poiché con con la sua pruderie cattolica aveva colto nei grandi volumi raccolti da Mondadori sul commissario Maigret – all’epoca Simenon era Maigret per la maggior parte degli italiani – tutto ciò che vi è di torbido e inquietante in questo autore. Io leggevo i suoi libri di nascosto con il piacere della trasgressione, per cui ho avuto modo di confrontarmi molto presto con il côté sensuale della sua scrittura, proiettata nella figura di Maigret: quando entra in un posto, per esempio, sente subito gli odori, che Simenon abilmente descrive, e questo mi colpiva moltissimo. Ma dopo i dodici-tredici anni ho smesso.”
A partire dal 1931, Georges Simenon (Liegi, 1903-Losanna, 1989) ha scritto, firmandoli con il suo vero nome, circa duecento romanzi; altrettanti ne aveva scritti prima, usando una quindicina di pseudonimi. Alla Mondadori – primo editore italiano di Simenon – è subentrata nel 1985 la casa editrice Adelphi, che ha pubblicato a oggi più di cento volumi – tra ‘romanzi-romanzi’, inchieste di Maigret e opere autobiografiche – dedicando alla traduzione dei suoi libri un’appassionata cura redazionale.
Nell’incontro con i lettori Ena Marchi cercherà di mettere in luce come tradurre un testo significhi innanzitutto comprenderlo a fondo e come, viceversa, la traduzione stessa sia incomparabile conoscitivo.
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Ena Marchi, napoletana, dal 1990 è editor della narrativa francese e italiana della casa editrice Adelphi. Ha tradotto testi di Antonin Artaud, Vivant Denon, Milan Kundera (La lentezza, 1999; I testamenti traditi, 2000; L’identita’, 2001), Henri-Pierre Roché (Le due inglesi e il continente, 1997; Jules et Jim, 1994), Dai Sijie
(Blazac e la piccola sarta cinese, 2003), Marcel Jouhandeau. Insieme con Giorgio Pinotti dirige la collana “Le Inchieste di Maigret”. Da parecchi anni tiene regolarmente seminari sulla traduzione e sui diversi aspetti del lavoro redazionale.