Pierluca D’Amato, Haiku Occidentali

Nello scaffale
(I poeti nati negli anni Novanta)
a cura di Luigia Sorrentino

Haiku occidentali di Pierluca D’Amato, Edizioni Orientexpress (euro 7,00).

Pierluca D’Amato: “La mia scelta di comporre haiku all’occidentale è il risultato della scelta di rappresentare immagini e sensazioni così come esse vengono percepite: libere da mediazioni, da gabbie di sorta, capaci d’espandersi, come di restare inosservate, e sempre infine di perdersi negli sterminati campi del-non-essere-più.”

C’è un piccolo
silenzio, tra i versi
oltre la carta.

*
La pietra
è cieca e sorda.
Ma dice il vero.

*

Al centro del Tutto
una candela –
accesa da un cieco.

*

Chiedilo alla foresta,
che senso ha:
Non risponderà

*

Pur nel lago
troverai naufraghi
conoscendo l’ Uomo.
*

Attraversare senza
essere attraversati –
Giorni bianchi.

*

Un libro chiuso.
Anche i Mondi
possono assopirsi.

*

La prima religione
nacque aspettando l’alba
del più freddo inverno.

*

Feci tesoro di questo:
Il libro più breve che lessi
seppe divorarmi.
*

Farmacocrazia –
Non si muore più
alla propria ora.

*

Le nuvole
sono pennellate distratte,
non tecniche.

*

Capii che le stelle,
sono buchi nel cielo
dai quali si può sbirciare.

*

Certa poesia
è fatta per vivere
dietro la coda dell’ occhio.
*

Il silenzio prima
del Mondo.
Si era già udito tutto.

*

L’ orlo delle colline
era del più delicato pizzo.
Sedusse molti raminghi.

*

Tre pagine bianche
alle mie spalle.
Le ore riposano.

*

Desterebbe un sordo
il suono delle corde
d’ un cuore smarrito. 

Pierluca D’Amato è nato a Battipaglia il 19 novembre 1990, e studia Filosofia all’ Università di Salerno.  Ama la poesia, e pubblica mensilmente alcuni suoi lavori su un giornalino universitario.  Ha esordito nel 2010 con la pubblicazione di un sonetto acrostico nella  collana poetica “Il Federiciano”: Libro verde, ed. Aletti, 2010 (“I nomi sull’acqua”, p. 284).

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