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Roberto Saviano e la giornalista e scrittrice messicana Lydia Cacho sono i vincitori dell’Olof Palme Prize 2012, ”per la loro instancabile, altruista e spesso solitaria battaglia per i loro ideali e per i diritti umani”.
Il Premio Olof Palme è il più grande e prestigioso del movimento operaio svedese, fondato il 6 febbraio 1987. E’ destinato a chi lotta per la libertà, la democrazia e i diritti umani.
Lungo colloquio oggi a Stoccolma tra Roberto Saviano e Kofi Annan prima della cerimonia di conferimento allo scrittore italiano del premio Olof Palme, assegnato cinque anni fa allo stesso ex segretario generale delle Nazioni Unite.
Kofi Annan – rende noto lo staff dell’autore di Gomorra – ha voluto congratularsi con Saviano per il lavoro di contrasto alla piaga delle organizzazioni criminali e ha chiesto allo scrittore cosa possa fare la classe politica internazionale per avviare il problema a una soluzione definitiva. Saviano ha risposto che
l’attenzione deve essere costante. Annan ha sottolineato che le Nazioni Unite daranno sempre, nella loro road map, massima priorità al problema delle organizzazioni criminali e ai collegamenti tra America latina, Africa ed Europa nelle rotte del narcotraffico. Annan, infine, ha invitato Saviano a stare attento perché le mafie non perdoneranno mai l’attenzione che è riuscito ad accendere su di loro e suoi loro affari. Attenzione arrivata fino alla tranquilla Svezia, dove lo scrittore italiano è molto conosciuto e Gomorra è considerato un caposaldo della lotta al crimine organizzato.
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Two journalists will share Sweden’s Olof Palme Prize for what the jury called their “tireless and lonely struggle for the benefit of others”.