Zhu Yufu, scrittore cinese noto per il suo dissenso nei confronti del governo, è stato condannato a sette anni di carcere per una poesia con cui aveva chiesto ai compatrioti di scendere in piazza e protestare. Lo riferisce il gruppo Difensori cinesi dei diritti umani, spiegando che il verdetto è arrivato dal tribunale della citta di Hangzhou. All’udienza erano presenti l’ex moglie e il figlio di Zhu, membro di un gruppo di scrittori e intellettuali al centro di una repressione delle autorita cinesi destinata a prevenire rivolte ispirate alla primavera araba. Negli ultimi mesi, altri tre dissidenti hanno ricevuto condanne da nove a dieci anni di carcere per sovversione o incitamento alle rivolte.