Yang Lian, Premio internazionale Nonino 2012, più volte candidato al Nobel per la Letteratura, è uno dei poeti più interessanti nel panorama della poesia cinese contemporanea. Liam, che è vissuto a lungo in esilio dopo la repressione sanguinosa del dissenso in piazza Tienanmen nel 1989 nella video intervista di Zouhir Louassini afferma: “La democrazia in Cina ci sarà”. Ma – ha detto Lian – perché sia definita in modo compiuto, occorre un cambiamento culturale molto profondo, che non credo avverrà in tempi rapidissimi”.
Il poeta cinese è fortemente critico nei confronti di “molti politici occidentali”, che non esita a definire “esempi di cinismo sconvolgente, perché quando si siedono al tavolo dei negoziati economici con il governo cinese badano solo all’interesse e al profitto e sorvolano completamente sulle violazioni dei diritti umani”.
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955, infanzia e gioventù trascorse in Cina, ha pubblicato molte raccolte di poesie, libri di prosa e saggi. Vincitore del Premio internazionale di poesia «Flaiano» (Italia, 1999), spesso presente con le sue letture in Italia. Tra le sue opere più famose tradotte in inglese: «Yi», (Green Integer, Usa, 2002); «Concentric Circles», (Bloodaxe Books, Uk, 2005) e «Riding Pisces: Poems From Five Collections» (Shearsman Books, Uk, 2008); «Lee Valley Poems».
In Italia è stato pubblicato il suo volume «Dove si ferma il mare», a cura di Claudia Pozzana (Libri Scheiwiller, 2004) attualmente indisponibile, e sue opere sono presenti nell’antologia «Nuovi poeti cinesi», a cura di Claudia Pozzana e Alessandro Russo (Einaudi, 1996).