‘Libri come’, la festa del libro e della lettura all’Auditorium Parco della Musica di Roma, torna con la terza edizione, dall’8 all’11 marzo, rivolta al futuro, perché in questo momento di crisi e profonde trasformazioni del mondo la domanda più forte è quella per capire dove stiamo andando. Le tante risposte e ipotesi si impernieranno attorno a una Maratona sul futuro che indagherà il domani dell’economia, della conoscenza e della democrazia e all’intervento di chiusura della manifestazione, affidato a Tzvetan Todorov, che nelle sue ricerche guarda più avanti degli altri da parecchi anni.
Dopo il raddoppio dello scorso anno, ‘Libri come’ torna a quattro giorni e a un unico week end, proponendo in totale 99 incontri ai quali parteciperanno 225 personaggi (nel 2011 erano stati 150 con 390 autori, come ha ricordato il presidente di Musica per Roma Aurelio Regina), tra le sale grandi dell’auditorium e quelle allestite nella sezione garage, gestite dagli editori, i seminari professionali, i gruppi di lettura e i laboratori la mattina per gli studenti (su prenotazione delle scuole), sempre facendo riferimento a “un profilo preciso che si è dato il festival nel mettere in scena il mondo del libro, puntando sulla sua capacità di essere legato all’attualità”, stando alle parole dell’amministratore delegato Carlo Fuortes.
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“Si trattava di trovare una nostra identità per non rifare cose che esistono o invadere campi altrui”, ha precisato Marino Sinibaldi, curatore di ‘Libri come’ assieme a Michele De Mieri e Rosa Polacco, aggiungendo che l’immagine della festa 2012, un paio di occhiali coperti di scritture, “indica proprio il rapporto tra i libri e il mondo, l’invito a guardarlo indossando i libri”.
Ci saranno tantissimi grandi scrittori, quelli che conquistano tutti, da Carlos Luis Zafon, che è nella serata
inaugurale per parlare di come scrive i suoi bestseller mondiali, a Massimo Cacciari, che apre il festival, seguito da Milena Agus. Due i focus particolari, quello sulla letteratura spagnola, cui parteciperanno anche Alicia Gimenez-Bartlett e Clara Sanchez, e quello sulla nuova letteratura israeliana, nata all’ombra della triade Jehoshua, Oz e Grossman. Difficile ricordare tutti i nomi, da John Banville a Alessandro Baricco,
da Francesco Guccini a Giorgio Faletti, da Jonathan Coe a Chiara Gamberale e poi gli incontri inattesi, tra Camilleri e Ammaniti, tra Lodoli e Vitali, cui si aggiungono saggisti importanti, da Salvatore Settis a Paolo Mieli, da Goffredo Fofi a Loretta Napoleoni, da Maurizio Ferraris a Gustavo Zagrebelsky. Sul tema dell’integrazione parleranno Guido Barbujani, Carlotta Capua, Fabio Geda.
Ben sette i Laboratori del libro che, come quelli per le scuole, prendono il via da lunedì 5 marzo, con tavole rotonde che andranno da Come si apre una casa editrice a Come si cura la grafica o il lancio di un libro, cui si aggiungono i due dibattiti, uno sul futuro del libro e uno sul fenomeno del self-publishing, con esperti, direttori editoriali, editori. ‘Libri come’, promosso e organizzato da Musica per Roma, si avvale del contributo della Camera di Commercio di Roma e della collaborazione di Telecom Italia, che sul suo sito proporrà in streaming gli interventi di Zafon, Settis, Sanchez e Baricco e, oltre a mettere a disposizione all’Auditorium postazioni per scoprire il mondo degli e-book attraverso la piattaforma e il nuovo lettore Biblet, proporrà uno spazio di riflessioni e conoscenza sull’editoria digitale, a partire dalla piattaforma Biblet.it con disponibili 20 mila titoli elettronici di 190 editori. Due euro il biglietto d’ingresso, 10 per i laboratori, gratis gli appuntamenti del Garage.