La rassegna, promossa dall’Associazione Culturale Thesis, si tiene a Pordenone dal 10 al 24 marzo.
Si inizia oggi, 10 marzo 2012, con il Premio Nobel per la Letteratura, il nigeriano Wole Soyinka. “La mia nazione è triste e imbarazzata per quanto è successo e per il fatto che ci siano vittime innocenti per la guerra in atto” ha detto Soyinka appena giunto in Friuli da Lagos (n.d.r. riferendosi al blitz anglo-nigeriano dell’8 marzo a Sokoto in cui è morto l’ostaggio italiano Enrico Lamolinara e il suo collega britannico.
“Partecipo al dolore della famiglia italiana – ha detto Soyinka. – Mi dispiace che i mali che affliggono il mondo abbiano raggiunto anche il mio Paese: l’epidemia del fondamentalismo si è sparsa in tutto il pianeta, ha raggiunto il continente africano, distrutto Stati come la Somalia, si è allargata alla Mauritania, sarebbe stato troppo ottimistico sperare che non
toccasse la Nigeria”. Per il premio Nobel quello in atto “è una sorta di imperialismo del fondamentalismo. Quelli che credono in una vita basata sulla razionalità non possono accettare questa dittatura dell’irrazionale”, ha concluso Soyinka.
VEDI QUI WOLE SOYINKA, PROTAGONISTA DI DEDICA 2012
Poeta, drammaturgo fra i maggiori di lingua inglese, narratore, saggista, docente universitario e primo africano ad aver ricevuto il Nobel per la letteratura nel 1986: è il nigeriano Wole Soyinka – pensatore
indipendente, armato di una prosa lucida, che da decenni si batte per portare la democrazia e il rispetto dei diritti umani nel suo Paese come altrove – il protagonista della diciottesima edizione di ‘Dedica 2012’.
Tra gli eventi più importanti, la prima mostra fotografica in Italia di Akintunde Akinleye, (nella foto qui accanto di Erik Hagoort) fotografo nigeriano vincitore di numerosi premi tra cui, nel 2007, il World Press Photos Awards nella categoria Spot News. Per il gran finale, il 24 marzo, una delle grandissime voci dell’Africa, celebre in tutto il mondo: la cantante del Mali Rokia Traorè.
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