Una poesia
a cura di Luigia Sorrentino
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Anna Maria Carpi invia per questo blog una poesia dal titolo Fukushima, nata in una lunga attesa a Tegel, l’areoporto di Berlino, in una sera di marzo. L’aereo era in ritardo. Anna Maria Carpi non ha preso appunti, ha elaborato la poesia più tardi. “Noi eravamo al sicuro – mi scrive – ma la minaccia, rimossa, perdura, tranne che per quel tipo di odierno vincente”.
Fukushima
SCENDE la sera, volo 48, volo in ritardo,
nessuno ancora alla registrazione,
là fuori al gelo
come cerini accesi due casacche
indaffarate intorno a un camioncino.
Poi non ci sono più, fine del turno.
Qui nel salone una macchina del caffè che va in pressione,
una reclame immensa – mele rosse giganti,
e di gioia scintilla e di orologi e whisky
il grande slargo, il duty free,
e da Relay i giornali di tutto il mondo:
“A Fukushima la radioattività
sta scendendo a livelli Centro Europa”.
Tutto pare rientri.
A me piace la parola earthquake,
è un gracidio innocente,
magnitudo è un po’ oscuro, è per gli addetti,
e tzunami chiamiamo ogni momento
quando c’è confusione.
Noi qui seduti,
come fatti
di neon e di linoleum:
ticket, posto assegnato,
solo mille chilometri
lassù nel buio a ottocento all’ora,
e siamo a casa con un buon bicchiere,
cena, TV e divano.
Il dottor Sparr della Multi-Mar –
fresco, rasato,
camicia immacolata,
gemelli d’oro, spillo alla cravatta,
ventiquattrore e tutto dentro il tablet,
ogni istante guarda l’orologio:
ma che fa questo volo 48?
Deve partire lui, perché domani torna,
non qui, altrove, poi di nuovo qui,
va da Tokyo a Johannesburg a Mumbai.
Niente paura. Perché mai dovrebbe?
O piccolo trifoglio nero in campo giallo.
Anna Maria Carpi
(Berlino 15.3.11)
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Anna Maria Carpi, ha insegnato letteratura tedesca all’Università di Venezia. E’ autrice dei romanzi ‘Racconto di gioia e di nebbia’ (1995), ‘E sarai per sempre giovane’ (1996, Forever young, Amburgo 1997), ‘Il principe scarlatto’ (2002), ‘Un inquieto batter d’ali. Vita di H.v.Kleist’ (2005, Premio Comisso 2006, Kleist. Ein Leben, Berlino 2011), delle raccolte poetiche ‘A morte Talleyrand’ (1993, Premio Pisa 1993, Premio Valeri 1994), di “Compagni corpi. Tutte le poesie 1992-2002′ (2004, 2005), di ‘E tu fra i due chi sei’ (2007) e di ‘L’asso nella neve. Poesie 1990-2010′ (2011), terna Viareggio 2011. E’ traduttrice della lirica di Nietzsche (Einaudi 2000, 2007), di Gottfried Benn (Einaudi1981, 1989, 2004), di Durs Grünbein (Einaudi 2001, 2005, 2011), di Heiner Müller (Einaudi 2006) e di Michael Krüger (Mondadori 2010). Nell’ 2011 ha curato il Meridiano delle Opere di Kleist. Sue poesie tradotte su “Alzente” (Monaco), 2001 e 2011.