1 pensiero su “Video con gli arresti dei giovani attivisti tibetani”
Ad oggi 27 Tibetani, uomini e donne, monaci e laici si sono autoimmolati. Il loro sacrificio è la morte di ciascuno di noi. E la loro esasperazione estrema è un sentimento che va, per forza, condiviso. Presto il numero di questi eroi – che sembra destinato ad aumentare – sarà raggiunto dal numero dei giorni del digiuno (ad oggi 21) che, a New York, rende di dominio pubblico, di fronte alle Istituzioni e di fronte al mondo la vergogna di un genocidio lento. Inesauribile e progressivo. Nessuno deve, o dovrebbe, chiudere gli occhi di fronte all’entità del danno, non solo in termini di vite perdute ma anche storico e culturale. Nessuno deve, o dovrebbe, smetter di lottare accanto a chi incarna, davvero, lo spirito di una “resilienza” estrema. Monito ed esempio per tutti gli umani che abitano questo pianeta. Mai come adesso è necessario continuare nel nostro lavoro – quotidiano – di affiancamento, di denuncia e di sostegno. Ciascuno con le proprie modalità strumenti e armi. Mai come adesso è obbligatorio percorrere tutte le strade a noi note per boicottare e combattere, a tutti i livelli, chi ha fatto del sopruso e della menzogna il proprio linguaggio e il proprio progetto. Senza dimenticare che il tormento di un popolo di fronte ai despoti, ai dominatori e ai tiranni riguarda la storia passata di tanti Popoli e potrebbe riguardare ancora, a breve, la realtà del nostro presente e del nostro futuro.
Ad oggi 27 Tibetani, uomini e donne, monaci e laici si sono autoimmolati. Il loro sacrificio è la morte di ciascuno di noi. E la loro esasperazione estrema è un sentimento che va, per forza, condiviso. Presto il numero di questi eroi – che sembra destinato ad aumentare – sarà raggiunto dal numero dei giorni del digiuno (ad oggi 21) che, a New York, rende di dominio pubblico, di fronte alle Istituzioni e di fronte al mondo la vergogna di un genocidio lento. Inesauribile e progressivo. Nessuno deve, o dovrebbe, chiudere gli occhi di fronte all’entità del danno, non solo in termini di vite perdute ma anche storico e culturale. Nessuno deve, o dovrebbe, smetter di lottare accanto a chi incarna, davvero, lo spirito di una “resilienza” estrema. Monito ed esempio per tutti gli umani che abitano questo pianeta. Mai come adesso è necessario continuare nel nostro lavoro – quotidiano – di affiancamento, di denuncia e di sostegno. Ciascuno con le proprie modalità strumenti e armi. Mai come adesso è obbligatorio percorrere tutte le strade a noi note per boicottare e combattere, a tutti i livelli, chi ha fatto del sopruso e della menzogna il proprio linguaggio e il proprio progetto. Senza dimenticare che il tormento di un popolo di fronte ai despoti, ai dominatori e ai tiranni riguarda la storia passata di tanti Popoli e potrebbe riguardare ancora, a breve, la realtà del nostro presente e del nostro futuro.