Venerdì 27 aprile, nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, a Vicenza, terzo appuntamento della rassegna dedicata alla parola poetica
DIRE POESIA, TRA SCRITTURA E TESTIMONIANZA: LE LOTTE CIVILI E SOCIALI DI PAUL POLANSKY.
Al termine, l’inaugurazione di “Sotto torchio: le carte di Dire Poesia”: in mostra le plaquettes realizzate da Giovanni Turria per la rassegna dal 2009 (Vicenza – 23.04.2012) – Poeta, scrittore, giornalista, fotografo e operatore umanitario: il terzo protagonista di Dire Poesia 2012 sarà lo statunitense Paul Polansky, noto per il suo grande impegno nella difesa dei diritti umani delle comunità Rom dell’Est europeo.
L’appuntamento, proposto dal Comune di Vicenza e da Intesa Sanpaolo, è programmato nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino a Vicenza per venerdì 27 aprile alle 18, e sarà introdotto da Roberto Nassi, scrittore, studioso e insegnante.
Ma nella giornata del 27 aprile la protagonista della rassegna non sarà unicamente la poesia ad alta voce: alle ore 19.30, subito dopo l’incontro con Polansky, verrà infatti inaugurata a Casa Cogollo la mostra “Sotto torchio: le carte di Dire Poesia”. L’esposizione raccoglie tutte le plaquettes realizzate dall’artista Giovanni Turria per Dire Poesia dal 2009 ad oggi, contenenti i versi autografi e inediti lasciati da ciascun poeta in occasione degli eventi. La mostra resterà aperta dal martedì alla domenica con orario 10.30 – 13.00 e 15.00 – 19.00 (ingresso libero).
Discendente di una famiglia di immigrati cechi, Paul Polansky è nato nel 1942 a Mason City (Iowa, USA). Negli anni giovanili primeggia nell’attività sportiva, football americano e pugilato in particolare. Abbandona gli USA per evitare il Vietnam e si trasferisce a Madrid dove fa il giornalista free lance e scrive guide turistiche. Lasciata la capitale per esplorare la Spagna rurale, scopre la corrida e la caccia, si dedica a diversi sport e soprattutto esplora a cavallo le alte sierras venendo presto in contatto nei suoi vagabondaggi picareschi con vari gruppi gitani. Si trasferisce dopo trent’anni in Repubblica Ceca per ricostruire l’albero genealogico della sua famiglia e condurre ricerche sulle origini della migrazione ceca verso gli Stati Uniti. Il suo impegno civile – di cui la sua scrittura è fortemente permeata – si rafforza dopo la scoperta di documenti attestanti l’esistenza a Lety (Boemia) di un campo di concentramento per rom gestito da soldati cechi, le cui tracce sono state cancellate sotto un allevamento di maiali. Dal 1999 dirige progetti di aiuto e salvaguardia di queste popolazioni nel Kosovo e in Serbia per conto delle Nazioni Unite, della Society for Threatened Peoples, della Kosovo Roma Refugee Foundation (ONG fondata da Polansky stesso), della Voice of Roma. Una delle sue battaglie principali, durata dieci anni, ha riguardato la denuncia delle condizioni di alcuni campi di rifugiati Rom nella zona di Mitrovica (Kosovo), in cui si sono registrate numerose morti per avvelenamento da piombo. Nel 2004 è stato insignito del prestigioso Weimar Human Rights Award, consegnatogli dal Nobel Günter Grass.
—
Dire Poesia 2012, curata da Stefano Strazzabosco, si svolge nei luoghi d’arte della città e propone un percorso di tre mesi attraverso le voci della poesia contemporanea internazionale, per affidare alla parola lirica un racconto e una testimonianza sulla storia attuale. “Il programma 2012 di Dire poesia – spiega Strazzabosco – è stato pensato nel segno del rapporto tra letteratura e storia, mettendo in rilievo la funzione di coscienza critica e di testimonianza che molti dei poeti invitati hanno assunto nel corso degli anni. In questo senso, sono esemplari le figure di Paul Polansky, Abdulah Sidran e Manuel Alegre, nei cui scritti risuonano temi come la difesa delle minoranze (Polansky), il dramma del conflitto balcanico (Sidran) e la libertà di autodeterminazione dei popoli (Alegre). L’edizione 2012 vuole così dar voce a quella poesia civile che insiste sulle relazioni tra cittadini e politica, tra parola e azione, tra versi e realtà, impiegando comunque le forme e i linguaggi propri della poesia: musica, bellezza, incanto, forza espressiva e intensità del dire”.
.
Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e da Intesa Sanpaolo, con la direzione artistica di Stefano Strazzabosco. L’edizione 2012 della rassegna si avvale delle collaborazioni con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; con il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova e l’Instituto Camões; con il Festival Biblico; con Vicenza Jazz; con il festival “Libriamo”; con l’Officina arte contemporanea di Vicenza.
.
Per ogni appuntamento l’artista Giovanni Turria stamperà, con i suoi torchi a caratteri mobili, una plaquette numerata da regalare al pubblico presente alle letture e un cartiglio poetico distribuito nei locali di Vicenza come “correzione” al caffè.
—
Paul Polansky
Autore prolifico, la sua produzione è fortemente incentrata sulle sue lotte civili e sociali. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Stray Dog (Praga 1999), Not a Refugee (Sebastopol 2000), The River Killed My Brother (Praga 2000), Blackbirds of Kosovo (Oakland 2001), Living Through It Twice (Praga 1998), Bez domova v srdci Ameriky / Homeless in the Heartland (Praga 2002), Bus Ride in Jerusalem (Pristina 2003), To UNHCR, with Love (Praga 2003), Where Is My Life? (Split 2004) e Kosovo Blood, Sarah’s People, UN-Leaded Blood, Safari Angola, Gypsy Taxi (edite a Nish, rispettivamente nel 2004, 2005, 2005, 2006, 2007). In Italia è uscita nel 2009 l’antologia Unfeated / Imbattuto, che riunisce i versi composti tra il 1991 e il 2008 (trad. di V. Confido, Multimedia Edizioni, Baronissi) e nel 2010 la silloge Boxing Poems / Poesie sul pugilato (trad. di I. Costanzo, Volo Press, Lonato del Garda 2010). Ha pubblicato anche i racconti Black Silence (Praga 1998) e il romanzo The Storm (Praga 1999). Durante i lunghi anni trascorsi a contatto con i Rom, Polansky ha raccolto le loro storie di tradizione orale in un’opera in tre volumi, One Blood, One Flame, usciti tra il 2007 e il 2008 a Nish. Nel 2011 è apparsa in italiano La mia vita con gli zingari (pref. di P. Marcenaro, trad. di V. Confido, Datanews, Roma).
—
Roberto Nassi
Poeta, critico, traduttore, già membro del Comitato Scientifico del Gruppo di Progetto Relazioni Culturali della Comunità di Lavoro Alpe-Adria e iniziatore del festival di poesia Flussidiversi, ha pubblicato plaquette e sillogi poetiche (tra cui La sposa che vola, Dalla boccia di vetro, Logica dell’ombra) prima di misurarsi con la sfida del romanzo in versi e niente e ciò che è, di prossima pubblicazione.
Frutto di collaborazioni artistiche sono vari libri d’artista ispirati alle sue poesie e testi come “Di un unico istante…” musicato per voce e piano dal maestro Giovanni Bonato.
Nel febbraio 2011 la slovena RTV MMC gli ha dedicato una puntata (a cura di Tina Kozin) di un ciclo dedicato alle nuove voci poetiche europee.
Insegnante, si è occupato di educazione alla creatività linguistica e ha contribuito all’ideazione di percorsi di apprendimento on line in una dimensione di “lifelong learning”.
Sul versante critico numerosi saggi, soprattutto su autori otto-novecenteschi, e qualche scorribanda in campo artistico, sono usciti in volume, atti di convegni universitari e riviste.
Di Polansky ha recentemente tradotto l’inedito La mano di Dio.
—
L’ingresso a tutti gli appuntamenti di DIRE POESIA 2012 è libero.
—
Informazioni:
Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza
Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari tel. 800.578875
Blog > http://direpoesia.wordpress.com/
______________________________________
Informazioni per la stampa e accrediti:
Ufficio Stampa > CHARTA BUREAU
studio@charta-bureau.it
Pingback: Cuba libres « Dire Poesia
Pingback: Dire Poesia: Paul Polansky «