Dopo “Azzeccare i cavalli vincenti” ecco una nuova antologia di inediti dedicata a uno dei personaggi più irriverenti del panorama letterario del ventesimo secolo: Charles Bukowski.
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Di “Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze” (Feltrinelli; euro 17) Tom Waits ha detto: “Dalle sue dita uscivano carbone e diamanti. Con questo libro si fa il pieno di Bukowski. Leggete e piangete”. Sfogliando le pagine di questa raccolta si sente il ticchettio furioso e disperato della macchina da scrivere del vecchio Hank.
L’intimità della scrittura ci catapulta nella sua stanza ammobiliata tra mozziconi di sigaretta, bicchieri rovesciati e donne folli.
Trascorriamo cinquant’anni di storia americana con uno degli autori più trasgressivi del novecento. Bieca oscenità, sarcasmo abrasivo, saggezza sboccata, sereno cinismo, poesia, alcol, sesso, musica classica come solo Bukowski sa mischiare.
Fu uomo della strada,Bukowski, l’ultimo della fila. Ma è stato un Poeta che ha descritto l’umanità meglio di molti sociologi che siedono sulle cattedre. In proposito lui ebbe dire: “Un intellettuale è un uomo che dice una cosa semplice in modo difficile, un artista è un uomo che dice una cosa difficile in maniera semplice”.
Nel suo genere …unico! O lo si ama o lo si odia , come il nostro Tommasino….