Si è concluso anzi tempo, fra bruschi spintoni e minacce degli agenti della pubblica sicurezza di Hamas, il ‘Festival della letteratura palestinese’ tenutosi nei giorni scorsi a Gaza alla presenza di scrittori, blogger e poeti, sia locali sia provenienti dal mondo arabo. La denuncia giunge dalla Ong locale, Pchr-Gaza, secondo cui a posteriori i dirigenti di Hamas si sono scusati con gli organizzatori.
Secondo la ricostruzione di Pchr-Gaza, mercoledì il convegno volgeva al termine quando un ufficiale in borghese della sicurezza di Hamas è entrato nella sala dei congressi nel Castello al-Bashal e – dopo aver dichiarato illegale la riunione – ha disattivato l’energia elettrica.
Quando i partecipanti – tra i quali il blogger egiziano Amur Izzat, un sostenitore delle istanze libertarie nel suo Paese – si sono rifiutati di abbandonare la sala, altri agenti in borghese hanno provveduto a sgomberarli con la forza, provocando un parapiglia. Le telecamere che avevano ripreso la scena sono state sequestrate, secondo Pchr-Gaza.
L’evento culturale si è concluso alcune ore dopo, in un’altra sala di Gaza.
In seguito alle denunce di Pchr-Gaza, secondo cui l’intervento delle forze dell’ordine rappresenta una seria violazione della libertà di espressione a Gaza, alcuni dirigenti di Hamas hanno spiegato che il comportamento dell’ ufficiale è scaturito da un errore di valutazione che – hanno assicurato – sarà adesso oggetto di un’inchiesta.