La seconda serata del Festival Internazionale di Massenzio è stata dedicata a dieci poeti contemporanei che ieri, 22 maggio 2012, nella cornice della Basilica hanno letto i loro versi e quelli di altri poeti del Novecento. Tra loro un ospite speciale, Robert Hass, poeta molto popolare negli Stati Uniti. Le cattive condizioni metereologiche hanno però costretto gli organizzatori a ridurre l’esibizione degli artisti.

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Il video-servizio di Luigia Sorrentino
Montaggio di Massimiliano Fontana

Serata ridotta ieri a Massenzio. I poeti hanno portato con loro, la precarietà dell’esistere. E così, la pioggia battente che ha imperversato su tutta Roma per l’intera giornata ha messo a rischio l’esecuzione della seconda serata, quella con i poeti, una delle più attese del Festival Internazionale “Letterature” di Roma alla Basilica del Foro Romano.

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Non c’è stata l’introduzione-omaggio a Italo Calvino ‘Il sentiero dei nidi di ragno’, con visual di Oliviero Barberi. C’è stata, invece, la breve esibizione di Silvio Morais D’Amico. Non ci sono stati i volti dei protagonisti proiettati sul grande schermo, né le atmosfere magiche della prima serata del Festival, quella con gli scrittori. Ci sono stati soltanto loro, 10 poeti e la guest star, Robert Hass, uno dei più importanti poeti contemporanei statunitensi, vincitore di prestigiosi premi nel suo paese e in Europa.

Su un palcoscenico improvvisato sotto le volte della Basilica a due passi dalle rovine e dai reperti di colonne e capitelli romani – dove si sentiva pregnante l’odore dell’erba e della terra bagnata – Patrizia Valduga, Milo De Angelis, Vivian Lamarque, Claudio Damiani, Patrizia Cavalli, Valerio Magrelli, Silvia Bre, Antonio Riccardi, Maria Grazia Calandrone e Valentino Zeichen hanno letto i loro versi sulla scia di dieci maestri scomparsi, alcuni di recente: Luciano Erba, Alda Merini, Edoardo Sanguineti, Giovanni Giudici, Andrea Zanzotto, Elio Pagliarani ma anche Giovanni Raboni, Mario Luzi, Attilio Bertolucci e Raffaello Baldini.

Una serata resa forse ancor più poetica dalla pioggia, sono molti i poeti che hanno tratto ispirazione dal tema dell’acqua: e poi si sa, la pioggia agisce sull’anima e non solo su quella dei poeti e la purifica dal male del mondo. Certo se non è pioggia sporca, come quella di Blade Runner il film di Ridley Scott.