Emanuele Trevi supera tutti con 92 voti per il suo ‘Qualcosa di scritto’ (Ponte Alle Grazie) e guida la cinquina del Premio Strega 2012 scelta questa sera a Casa Bellonci a Roma. La sua “storia quasi vera di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini” ha sorpassato i superfavoriti Gianrico Carofiglio con ‘Il silenzio dell’ondà (Rizzoli), storia di padri e figli che si cercano e si perdono, a cui sono andati 70 voti, e Alessandro Piperno con ‘Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi’ (Mondadori), storia dei fratelli Pontecorvo, Filippo e Samuel, che ha avuto 68 voti. Quarto un altro autore del gruppo Mondadori, Marcello Fois con 64 voti per il suo ‘Nel tempo di mezzo’ (Einaudi). La battaglia all’ultimo voto per la conquista del quinto posto l’ha spuntata l’unica donna entrata nella cinquina di questa edizione del più ambito premio letterario italiano: Lorenza Ghinelli con 38 voti per ‘La colpa’ (Newton Compton).
Primo degli esclusi, Giorgio Manacorda con 28 voti per il suo ‘Il corridoio di legno’ (Voland), che durante lo scrutinio dei voti è stato più volte a pari merito con la Ghinelli. E subito dopo Davide Enia con ‘Cosi’ in terrà (Dalai Editore) con 25 voti. Su 460 aventi diritto al voto, hanno votato in 424. Trentasei astenuti, una scheda nulla e una bianca. A presiedere il seggio, Edoardo Nesi, vincitore l’anno scorso del Premio Strega.
Le carte verso la corsa alla vittoria si sono un po’ scombinate, anche se l’ingresso in cinquina dei primi quattro autori era dato per certo. Nelle ultime settimane erano anche salite le quotazioni di Emanuele Trevi ma anche Gianrico Carofiglio, che alla vigilia della votazione, aveva ottenuto anche due voti collettivi, quello della società Dante Alighieri e quello delle scuole, era partito con ottimi auspici per essere in testa alla rosa dei cinque finalisti.
Qualche sorpresa è venuta da Piperno che sin dalle prime candidature era dato come superfavorito, davanti a tutti. Ma, come sempre lo Strega può riservare qualche colpo di scena finale e quest’anno c’é anche il raddoppio dei voti, passati da trenta a sessanta, dei ‘lettori forti’ che si aggiungono a quelli dei 400 ‘amici della domenica’, come viene chiamato il corpo elettorale del premio. Sarà comunque interessante anche la competizione all’interno del gruppo Mondadori che schiera anche ‘Nel tempo di mezzo’ di Fois, prosecuzione del suo romanzo ‘La stirpe’, che vede Vincenzo Chironi mettere piede per la prima volta in Sardegna nel 1943, l’anno della fame e della malaria.
E Lorenza Ghinelli, caso editoriale l’anno scorso con il romanzo ‘Il divoratore’, dovrà vedersela con quattro big con il suo ‘La colpa’, storia di Estefan e Greta, una bambina di appena 9 anni che ha perso entrambi i genitori. La votazione finale, giovedì 5 luglio, al ninfeo di Villa Giulia, dove sarà decretato il vincitore.
Bel libro, quello di Trevi. Scritto bene. Invoglia il lettore ad arrivare in fondo. L’ho letto d’un fiato (non basta per dire che è eccezionale), ma confesso che mi aspettavo qualcosa di più. Non comprenderò mai la logica dei premi.
Buona giornata
Gentile Massimo Caccia,
un libro coraggiosissimo quello scritto da Emanuele Trevi. Non è mai stato scritto nulla di simile, prima.
Mi scusi, ma cosa si aspettava?
E’ un libro scritto da uno scrittore, che racconta qualcosa di autentico e ‘in mezzo a tanta spazzatura’. Certo, è il suo punto di vista. Ma è la storia di una iniziazione alla letteratura, iniziazione che è passata proprio da lì, da ‘Eleusi’.
A presto,
Luigia Sorrentino