La vostra voce, Fulvio Petrolillo
a cura di Luigia Sorrentino
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Autopresentazione
Mi chiamo Fulvio Petrolillo, ho 19 anni e sono di Monza. Ho iniziato a scrivere in versi un paio di anni fa, imitando, penso un po’ come tutti, gli autori che si iniziano a leggere. Frequento il liceo scientifico, sono all’ultimo anno, ma, nonostante la mia formazione tecnica, adoro la poesia, leggerla (Rilke ed Eliot sono i miei preferiti) e soprattutto scriverla. Negli ultimi mesi sono stato colto da uno slancio creativo, potendo così arrivare a raccogliere un discreto numero di scritti, chiaramente in continuo aumento.
Scrivo qui due poesie, che penso possano dare un’indicazione generale su quella che è la mia opera completa, in continuo aumento e in costante evoluzione, alla ricerca della fantasia, del sorriso, del colore nella vita.
“Senza titolo, senza destinatario”
.
Figlio
del mio tempo
della pioggia
nobile orfano.
Stringimi la mano
ascoltami almeno
fiero figlio
pozzanghera.
Non ho amico
non ho fratello
cerco però
il sole.
—
“Noi”
.
Quel virtuosismo
che è la vita
è melodia
di usignolo
in gabbia
e pesci rossi
nella palla
convinti
d’esser
liberi.
…grazie per questa lettura.
Cettina Lascia Cirinnà
un incoraggiamento va a Fulvio che sembra più convincente quando mette assieme linguaggio concreto e astratto,con tanti auguri per il futuro
margherita rimi
“e pesci rossi
nella palla
convinti
d’esser
liberi”
Anch’io ho scritto delle poesie, avrei piacere
Farle leggere e avere un parere grazie
TTRANQUILLITA’
È una giornata tranquilla
Una leggera brezza
Fa’ muovere le foglie
Delle betulle
Che son lungo la cinta
C’è un silenzio strano
Rotto solo dal cinguettio
D’una coppia di passerotti
Che svolazzano tra i rami storti
Sembra che giocan a nascondino
Rincorrendosi fin dal mattino
Un Poco più avanti
Nascosto dalle siepi
Un gatto sornione
È pronto, aspettando l’occasione
Seguito della poesia
E segue con interesse
Sperando che uno dei due volasse
Abbastanza vicino
Per farne un bocconcino
Sono sdraiato
Sul l’era del prato a godermi il creato
Perché di questi tempi
È difficile trovare questi momenti
E approfitto dell’occasione
Per rilassarmi, o altrimenti
Per fare i. dormigLione
Giovanni Elidio