L’economista premio Nobel Michael Spence non ha mai trovato opera più gustosa di ‘The Agony and the Ecstasy’, biografia della vita travagliata di Michelangelo, mentre il libro ‘cult’ dello scrittore Gianrico Carofiglio è ‘Il cigno nero’: sono due dei suggerimenti per le letture estive tratte dalla proposta dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia, che ha messo on line i mini-video di 3 minuti dove premi Nobel, economisti, scrittori, docenti, giornalisti – tutti ospiti cafoscarini – svelano i loro titoli preferiti, letti e amati.
Così un grande classico come ‘Don Chischiotte della Mancia’ fa impazzire l’attore David Riondino, mentre il climatologo Luca Mercalli consiglia le opere dell’ ‘l’autore di montagna’ Mario Rigoni Stern. ‘Tu sanguinosa infanzia’, di Michele Mari, è il libro proposto dalla traduttrice e critica Anna Nadotti, per Ermete Realacci irrinunciabile e’ ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez. Gli appassionati del genere non devono lasciarsi sfuggire, infine, ‘Il caso e la necessità” come consiglia Piero Angela. Per ora le ‘pillole’ librarie sono trenta, ma il progetto, che fa parte di Cafoscariletteratura, e’ destinato a ingrandirsi e offrire una vera ‘mappa’ dei libri preferiti consigliati ai lettori in ogni occasione.
La letteratura in tutte le sue espressioni appartiene alla nostra vita reale in maniera profonda e pervasiva – afferma Pia Masiero, delegata alle attività letterarie che alimenta le attività di Ca’ Foscari legate alla letteratura e tiene il blog sul sito www.unive.it/cafoscariletteratura.
“Parlare di letteratura significa parlare della nostra umanità – ha detto Pia Masiero (nella foto) – di come la comprendiamo e la interpretiamo attraverso le storie che leggiamo, le storie che scriviamo e raccontiamo. Del progetto fa parte anche il concorso ‘videoleggo’, terminato ad aprile, che ha invitato gli studenti a cimentarsi con le nuove tecnologie per produrre dei mini-video con i loro consigli per la lettura. I migliori tre video sono stati premiati sul palco del festival Incroci di Civiltà”.