Il vincitore della Cinquantesima edizione del Premio Campiello, annunciato al termine della cerimonia che si è svolta al Teatro Fenice di Venezia, è Carmine Abate (nella foto) con il romanzo ”La collina del vento” (Mondadori).
Quattro i finalisti dell’edizione 2012, oltre a Carmine Abate, Marcello Fois con ”Nel tempo di mezzo” (Einaudi), Francesca Melandri con ”Più alto del mare” (Rizzoli), Marco Missiroli con ”Il senso dell’elefante” (Guanda) e Giovanni Montanaro con ”Tutti i colori del mondo” (Feltrinelli).
Carmine Abate è nato a Carfizzi, un paese arberesh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984). Ha pubblicato due libri di racconti, Il muro dei muri (1993) e Vivere per addizione e altri viaggi (2010), la raccolta di ”poesie & proesie” Terre di andata (1996 e 2011), il saggio I germanesi (1986 e 2006) con Meike Behrmann e i seguenti romanzi, ora tutti in edizione Osca Mondadori: Il ballo tondo (1991), La moto di Scanderbeg (1999), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004), Il mosaico del tempo grande (2006) e Gli anni veloci (2008). I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo e in corso di pubblicazione in arabo.
Carmine Abate aveva già partecipato al Campiello 8 anni fa e arrivò terzo.
E’ una persona speciale auguro tanta fortuna!
La sua scrittura ha camminato da sola, è arrivata alla collina. Felicitazioni.
il suo libro mi ha emozionata.
Belle le descrizioni dei paesaggi, meravigliosi gli affreschi dei personaggi…Complimenti