La vostra voce
a cura di Luigia Sorrentino
—
Autopresentazione
—
Anna Laura Bobbi vive a Narni dove insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado. Nella propria città ha compiuto esperienze amministrative per due legislature, guidando gli assessorati alla cultura e alle politiche sociali. E’ autrice di poesie, romanzi, monologhi teatrali e racconti inediti. Nel suo primo romanzo “Ho seppellito Giove” (EraNuova edizioni ) dove ha espresso sensibilità e interesse per i temi sociali, raccontando una vicenda di stalking che si snoda attraverso la complessità delle relazioni umane nella nostra epoca, con alcune incursioni nei luoghi della mitologia, reinterpretati a commento della contemporaneità.
Nel cielo di Antigone
.
Giocasta Emone Ismene Euridice
brusio di femmine
il gesto di Antigone si compie
– quando Creonte fa divieto o misera?
mai donna ordinerà mentre io vivo
mai donna intimare disporre decretar Mai
io vivo. Mai. Mai! –
Emulsiono arie funeste
urlo si urla sangue dissangua
domande di donna.
La legge dei celesti di bocca in bocca!
Pulsante cenere al fratello muto
restituisco cenere riarsa
al profumo di erba di fiore.
Polvere sgretola i ghiacci dei creonti
incastonati nelle torri dei potenti
glaciale ribolle sopruso
nel pensiero tumulo innalza
ardente agghiaccia pietà
e pensiero si fa sepoltura
danza la notte la morte
accorda detti contesi
Si tace.
La legge dei celesti di bocca in bocca!
Terra madre ho paura
allargo sguardo dilato lati
va la mia mente in cerca di orizzonte
è denso il buio annaspo traballo
divoro aria atra di tenebra inchiostrata.
Terra madre spalanca calanchi
in castigo a pietà di sorella, Antigone
in tana intelaiata in terra
giù
su lo sguardo!
Non di vivi non di morti non di uomini né d’ombre
sarò ospite di brezza in brezza
di bocca in bocca la legge dei celesti!
Antigone in volo evaporata
in cielo eterea incelestata
in volo ho ali ho viali ho vele
allargo sguardo dilato lati
d’amore avvinta di morte pianta.
S’avviluppa Creonte di sé prigione
tutto per tutti niente per nessuno
da se stesso infranto scorato codice
al rimorso murato nel tormento
sigillo.
***
Il crepuscolo dei poeti
.
Si distacca il sole da questa sponda,
l’aria stringe i pugni
a trattenere ogni pulsazione di scintilla.
La tenebra si beve il cielo
e restituisce asterischi
piano piano piano
con rara melodia.
Si imbozzola la luce,
per essere conchiglia nei solchi liquidi
come il pensiero
che sciama fughe
e si allontana nei rifugi prediletti
-ha colori titubanti
evita primarie certezze –
si beve persuasioni
e restituisce sofferenze
piano piano piano
con rara melodia.
***
Di follia e passione
.
La strada è impervia e l’occhio si può smarrire
tra rovi cespugli e massi
ma qualunque anfratto ha colore di terra
la nostra.
Dentro al silenzio si affaccia ogni anima
dentro alle pietre il frammento si ricompone
in miriadi di torri e bastioni
negli occhi severi e attenti
delle visioni, quando la brezza sparge il buio
e le stelle dal Castello inghirlandano le fontane
– talora sono restie le parole-
di follia e passione, tenacia e premura
è doveroso equipaggio
a chi ama questa città.
Di pensiero
di canto
di colore
di vita.
—
Anna Laura Bobbi ha pubblicto due raccolte di poesie “Tele di ragno, elogio dello stupore” edito da “Ilmiolibro,it” , “Due chili di alici, pensieri d’amore adagiati su trame soffici” EraNuova edizioni e una raccolta di racconti “Avevo il naso nel bosco e gli occhi nel mare”.
E’ coautrice del primo e del secondo quaderno antologico “Alchimie e linguaggi di donne” curati da Floriana Coppola ed. Boopen led. e delle antologie “Poetica_mente” e ” Raccontami una storia, il cuore delle donne” curate da RosaAnna Pironti. E’ autrice di uno dei monologhi che hanno ispirato la scrittura scenica della pièce teatrale “Macramè” realizzata dalla compagnia Gadnà, con la regia di Flavio Cipriani.