L’accademia svedese ha assegnato a Mo Yan il premio Nobel per la Letteratura 2012.
Mo Yan, il cui nome significa “Colui che non vuole parlare” è il più importante autore cinese. “Con il suo
realismo allucinatorio”, si legge nella motivazione della giuria della Reale Accademia di Svezia, “forgia racconti popolari, di storia e contemporanei”.
Mo Yan, originario di Gaomi nella provincia dello Shandong, nasce il 17 febbraio 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri e, dopo aver terminato i cinque anni delle scuole elementari, smette di studiare.
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Mo Yan da bambino fa il pastore, porta al pascolo mucche e pecore e i suoi rapporti con questi animali sono più frequenti di quelli con le persone, ma proprio questa attività, gli conferisce una profonda conoscenza della natura. Nel febbraio del 1976 abbandona il paese natale e inizia a lavorare per un giornale fino a laurearsi alla Facoltà di Letteratura dell’Istituto Artistico dell’Esercito di Liberazione Popolare. Inizia a pubblicare romanzi nel 1981. Mo Yan, a 57 anni, è autore di oltre 10 romanzi: tra quelli tradotti in lingua italiana a partire dal 1997: “Sorgo rosso”, poi “Grande seno, fianchi larghi”, “Il supplizio del legno di sandalo”, “Le sei reincarnazioni di Ximen Nao” (tutti pubblicati da Einaudi) . Delle sue undici novelle si ricordano “Felicità”, “Fiocchi di cotone”, “Esplosioni”, “Il ravanello trasparente”. Tra i racconti, “Il cane e l’altalena” e “Il fiume inaridito”, che Einaudi ha pubblicato nella raccolta di racconti “L’uomo che allevava i gatti” nel 2008. L’ultimo libro di Mon Yan pubblicato in Italia è del 2011 “Cambiamenti” (Nottetempo). Mo Yan nel 2005 ha vinto anche il prestigioso premio per la letteratura internazionale Nonino a volte anticamera per il riconoscimento al premio Nobel.
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IL PREMIO NOBEL
Ieri i bookmakers avevano dato come probabili vincitori il giapponese Haruki Murakami, il cinese Mo Yan e l’ungherese Peter Nadas. Nell’elenco anche l’italiana Dacia Maraini. Ma si era fatto anche il nome di Bob Dylan, insieme all’irlandese William Trevor.
Il Premio Nobel per la letteratura è uno dei più prestigiosi riconoscimento del mondo. E’ stato previsto nel testamento di Alfred Nobel del 1895 ed è stato assegnato per la prima volta nel 1901 (come gli altri premi previsti da Nobel stesso).
Il premio Nobel per la Letteratura viene assegnato dall’Accademia Svedese e viene consegnato all’autore o all’autrice dell’opera letteraria più considerevole d’ispirazione idealista. Il Nobel per la letteratura non è stato assegnato per ben sette volte : 1914, 1918, 1935, 1940, 1941, 1942, 1943 ed è stato rifiutato due volte nel 1958 e nel 1964.
Lo scorso anno il Premio Nobel per la Letteratura è stato assegnato al poeta svedese Tomas Tranströmer con la seguente motivazione: “perché attraverso le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato un nuovo accesso alla realtà.” Il premio a un poeta non era stato assegnato dal 1996, quando il premio era stato assegnato a Wislava Szimborska.
Già mi piace per la sua storia personale: un percorso di vita tra ortiche e rovi, in cui la passione per la scrittura e la tenacia nel conseguire la meta, lo ha portato a realizzare il suo sogno. Premesso il necessario talento, il suo viaggio da contadino-pastore a scrittore da Nobel, dice quanto l’impegno, la tenacia, la fede possono far ottenere qualunque risultato si desideri (o quasi). Già la sua storia personale è, per me, uno stimolo a leggerlo, con grande rispetto.