Ugo Piscopo, Idilli napoletani

Nello scaffale, Ugo Piscopo
a cura di Luigia Sorrentino

Nel titolo di questo libro di Ugo Piscopo “Idilli napoletani”  (sottotitolo: Il possibile che diventa impossibile) vibra e scorre il palpito di un sorriso ironico. Nel testo la chiave di lettura è infatti l’ironia, il grottesco è la nota fondamentale – verso tutto e tutti, compreso il se stesso – coinvolto dalla città in un gioco di scambi, di straniamenti, di perdite di identità.

Che Napoli abbia perduto la propria identità è infatti oggi, forse il tratto fondamentale della città e certo non è una novità.  Il fenomeno riguarda il ritmo travolgente di cambiamenti del mondo moderno. E’ necessario dunque, “tenersi sotto osservazione” e capire se ciascuno, nel proprio piccolo, possa fare qualcosa di “più umano”. Consapevoli che la vita è un appuntamento con  l’istante, sul filo di una perdita. Questo l’invito, soffuso e malinconico del libro.

“Idilli napoletani” è un libro di Ugo Piscopo , edito da Guida, 2012 (euro 12,00 )

Ugo Piscopo, poeta, scrittore autore di testi teatrali, studioso di letteratura e di arte contemporanea, dirige la collana “Ritratti di città” per la casa editrice Guida e collabora a riviste e quotidiani. Per Il corriere del Mezzogiorno è opinionista ed editorialista. Proprio su Il corriere del Mezzogiorno ha pubblicato molte delle note qui raccolte.
Tra i suoi libri più recenti: “Andate e ritorni”, a cura di Pawel Krupka, Varsavia, 2008; “Le campe al castello”, Salerno, 2011; “Familiari” Salerno-Milano 2011.
E’ in attesa della stampa di “Oscilla mille” (mille e più haiku).

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