Appuntamento
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A Roma oggi, 20 novembre alle 17:30, presso il Complesso Museale del Vittoriano, si inaugura la mostra “Tesori del patrimonio culturale albanese” che presenta, fino al 6 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Centesimo anniversario dell’indipendenza del Paese, un excursus nel patrimonio archeologico e storico-culturale dell’Albania con lo scopo di riscoprire e promuovere la componente europea dell’identità culturale albanese. La mostra è a ingresso libero.
Asce in bronzo che hanno ucciso e cacciato. Elmi e scudi sopravvissuti alla battaglia. Ma anche
gioielli, ritratti scultorei di uomini come Demostene e Augusto, fino alle icone sacre nell’oro dell’arte bizantina dipinte da Onufri. L’Albania si racconta attraverso secoli di reperti archeologici e opere d’arte nella mostra ‘Tesori del patrimonio culturale albanese’, da domani 21 novembre 2012 al 6 gennaio 2013 al Complesso del Vittoriano di Roma (ingresso libero) e dal 23 gennaio 2013 al 7 aprile 2013 a Palazzo Madama, a Torino.
Facendo conoscere al vasto pubblico uno straordinario insieme di oltre centocinquanta reperti, manufatti ed opere realizzate dalla preistoria al XVII sec. provenienti dai più importanti musei archeologici dell’Albania ed esposte per la prima volta in Italia, si intende contribuire alla piena comprensione del posizionamento e del ruolo della Repubblica d’Albania nello spazio europeo. Un patrimonio culturale che non solo è espressione della cultura tradizionale nazionale ma è anche testimonianza nei secoli delle relazioni culturali del Paese con gli altri popoli europei.
All’inaugurazione saranno presenti il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi e degli Esteri Giulio Terzi, il ministro albanese degli Affari Esteri Edmond Panariti e della Cultura Aldo Bumci.
Realizzata in occasione dei 100 anni d’indipendenza del paese e curata dal direttore dell’Istituto dei Monumenti della Repubblica d’Albania Apollon Bace, l’esposizione raccoglie oltre 150 manufatti, dalla preistoria al XVII secolo, provenienti dai più importanti musei archeologici d’Albania e mai esposti prima d’ora nel nostro paese.
“E’ una mostra – spiega Alessandro Nicosia presidente di Comunicare Organizzando – che riscopre la componente europea dell’identità culturale dell’Albania, paese legato al nostro da secolari relazioni storiche, culturali, politiche e sociali.
Legami di cui è testimonianza l’attività svolta, a partire dagli anni Venti, da missioni archeologiche italiane come quella diretta da Luigi Maria Ugolini, responsabile dei ritrovamenti di alcune opere esposte”.
“Anche se con una storia non facile – prosegue l’ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia, Llesh Kola – con questa mostra il nostro Paese trasmette un ricco mosaico della sua eredità e dei suoi tesori culturali. Il pubblico italiano avrà la possibilità di imparare di più sul paese che ha di fronte, amico da sempre. Ma sarà un’occasione anche per il mezzo milione di nostri immigrati e per la comunità degli arberesh di riscoprire la propria cultura”.
In un percorso cronologico dal Neolitico all’Alto Medioevo, sono gli stessi oggetti a testimoniare i continui scambi con l’Italia e con l’Oriente. “Si possono vedere opere di stampo ellenistico”, come la testina d’Apollo del IV secolo a.C. “accanto a oggetti di retaggio barbarico – sottolinea la direttrice di Palazzo Madama Enrica Pagella – Si scoprono legami come i natali albanesi di Giustiniano, padre della nostra struttura giuridica”. Anzi, aggiunge il curatore Bace “ben 14 imperatori romani erano di origine illirica. Lo stesso Augusto studiò in Apollonia”. Chiude l’Albania cristiana e quella conquistata dagli ottomani, tra le tavole dipinte di Onufri e l’epitaffio di Gllavenica con il Cristo deposto ricamato in fili di seta, argento e rame.”Questa mostra – conclude Bace, – dimostra insomma che l’Albania non è solo un paese d’immigrati, ma anche di una cultura splendida”.
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La mostra patrocinata dal Presidente della Repubblica Italiana è promossa dal ministero degli Affari Esteri e dal Ministero del Turismo, Cultura, Gioventù e Sport della Repubblica d’Albania con l’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e il ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e la Città di Torino.
La curatela è di Apollon Bace, direttore dell’Istituto dei Monumenti della Repubblica d’Albania, con la collaborazione di Shpresa Gjongecaj dell’Istituto di Archeologia d’Albania e Neritan Ceka, archeologo e consigliere del primo ministro per la cultura e il patrimonio culturale albanese, con il coordinamento generale e la direzione di Alessandro Nicosia.
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