Una nuova disputa nel mondo dell’arte potrebbe clamorosamente negare l’attribuzione della celebre ‘Continenza di Scipio’ al pittore fiammingo Antonie van Dyck (1599-1641) e custodita ad Oxford. L’opera autentica, di valore insetimabile, appartenuta al duca di Buckingham, celebre collezionista del Seicento sarebbe, pertanto, in Italia, a Firenze, e apparterrebbe a una collezione privata.
Il ministero dei Beni culturali ha notificato infatti l’attribuzione del dipinto a van Dyck al proprietario dell’opera, Angiolo Magnelli, che aveva presentato un ricorso al Consiglio di Stato per poterlo esportare. … Ma il ricorso è stato bocciato perché, il quadro, attribuito a van Dyck è vincolato. Finora si era creduto che ‘La continenza di Scipio’ fosse nella collezione della Christ Church a Oxford. Adesso la situazione si complica: chi è l’autore del dipinto custodito in Inghilterra?
Decisiva la prova di un particolare colore, il ‘bruno di mummia’, pigmento organico che sarebbe stato ottenuto da van Dyck dalla decomposizione di mummie egiziane importate in Europa e che – a quanto pare – lui usava per le caratteristiche di lucentezza, protezione e resistenza.