In memoria di te, Gianfranco Contini
a cura di Luigia Sorrentino
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Nel centenario della nascita del grande filologo e critico letterario Gianfranco Contini (Domodossola 1912-1990), la Fondazione Ezio Franceschini, che conserva a Firenze le carte e i libri dello studioso, in collaborazione con il Gabinetto Vieusseux e la Scuola Normale Superiore di Pisa, organizza una serie di manifestazioni per onorare la memoria di una delle figure di intellettuale più complesse e autorevoli del Novecento.
Un convegno internazionale si svolgerà martedì 11 dicembre 2012 (ore 10 e ore 15) a Pisa presso la Sala Azzurra della Scuola Normale Superiore; proseguirà mercoledì 12 dicembre (ore 9.30 e ore 15) a Firenze presso l’Altana di Palazzo Strozzi e terminerà giovedì 13 dicembre (ore 9.30) presso la sala Ferri di Palazzo Strozzi.
Le sessioni del convegno sono articolate in modo da affrontare diversi punti di vista (Il giovane Contini, Contini e la cultura del Novecento, Attualità di Contini, Dialoghi di Contini) che mirano a approfondire alcuni importanti aspetti della personalità e del lavoro di Contini.
La partecipazione di molti studiosi, per lo più non allievi di Contini, e appartenenti a diverse generazioni, comprese quelle che non hanno conosciuto direttamente il grande maestro degli studi filologici, intende conseguire un duplice obiettivo, spiegano gli organizzatori del convegno: ricostruire il retroterra culturale di Contini e per altro verso l’impatto rivoluzionario della sua egemonia nel panorama letterario del Novecento, e insieme valutare – al di là di posizioni pregiudizialmente favorevoli o contrarie – la sua effettiva eredità culturale nell’attualità degli studi contemporanei.
Sempre giovedì 13 dicembre, alle ore 12, presso l’Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti” (via Maggio 42, Firenze), si inaugura la mostra intitolata “Scartafacci di Contini”, a cura di Claudia Borgia e Franco Zabagli, dove sono riuniti numerosi importanti documenti che provengono in gran parte dall’Archivio Contini integrati da alcuni altri documenti dell’Archivio Contemporaneo.
La mostra segue il percorso biografico di Contini attraverso la sua formidabile produzione critica e filologica.
Nelle teche della mostra figurano manoscritti e dattiloscritti di alcuni dei suoi testi più memorabili come Dante, personaggio poeta della Commedia, i Preliminari sulla lingua del Petrarca, le implicazioni leopardiane, la famosa Introduzione alle ‘paperoles’ (uno dei primi saggi dedicati in Europa alle varianti della Recherche di Proust), e poi schede e materiali didattici del suo speciale laboratorio di studioso; lettere di alcuni dei grandi protagonisti della cultura internazionale (Paul Valery, Leo Spitzer, Tzvetan Todorov) e italiana (Gadda, Montale, Ungaretti, De Robertis, Pasolini ecc.); edizioni rare e con dedica; materiali che documentano la collaborazione di Contini alla Resistenza nella Valdossola.
Completano la serie dei documenti alcuni ritratti di Contini eseguiti da artisti come Ottone Rosai e Giovanni Colacicchi, e disegni di De Pisis e Montale. Della mostra è pubblicato un Catalogo (con un saggio di Giancarlo Breschi, Edizioni del Galluzzo, 2012).
La Fondazione Franceschini pubblica inoltre per il centenario, presso le Edizioni del Galluzzo, altri tre volumi dedicati a Contini.
In primo luogo un “Inventario dell’Archivio Gianfranco Contini”, a cura di Claudia Borgia con la prefazione di Lino Leonardi. Il volume presenta l’inventario analitico dell’intero fondo archivistico di Contini presso la Fondazione Ezio Franceschini: le carte del lavoro scientifico, le conferenze gli articoli i volumi, le schede di lettura, gli appunti per la didattica, la documentazione degli anni della Resistenza, l’inestimabile epistolario.
Esce poi “Gianfranco Contini, una biografia per immagini”, a cura di Pietro Montorfani. Sul modello degli album dedicati a Pessoa e Montale, che Contini amava molto, si disegna un profilo biografico per immagini, che oltre al protagonista ritraggono i suoi luoghi, le sue amicizie, i suoi lavori.
Infine il libro “Un’amicizia in atto. Corrispondenza tra Gianfranco Contini e Aldo Capitini”, a cura di Adriana Chemello e Mauro Moretti. Quella con Aldo Capitini fu un’amicizia decisiva per Contini, fin dagli anni del primo insegnamento scolastico al liceo di Perugia. Il lungo e intenso carteggio offre la testimonianza inedita di uno scambio profondo, tra riflessione filosofica, esperienza spirituale, passione letteraria e impegno politico.