A “Notti d’autore” Erri De Luca

Protagonista della quinta puntata di “Notti d’autore” in onda il 7 febbraio 2013 su Rai Radio1 è Erri De Luca uno dei più affermati scrittori italiani.

Nato a Napoli nel 1950, dal 1989, anno in cui è uscito il suo primo romanzo “Non ora, non qui” ha scritto decine e decine di libri, anche libri di poesie. Ha tradotto numerosi testi sacri dall’ebraico antico, la lingua dei padri. Scrive per il cinema e per il teatro. E’ un vecchio-bambino, o un bambino-vecchio che ha un dono rarissimo: quello di depositare la parola nel cuore di chi legge. Le storie che scrive spesso sono il desiderio di riaffermare il passato, costringendolo ad esserci una seconda volta. Ripete spesso questa frase: “Per me la scrittura è un tempo festivo, della felicità”.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A ERRI DE LUCA di Luigia Sorrentino

Erri De Luca consegna così a “Notti d’autore” un’esperienza esemplare. L’inizio del cambiamento è il suo primo ramanzo: “Non ora, non qui”, una storia autobiografica ambientata in una Napoli degli anni Cinquanta. A parlare, in prima persona, è una voce interiore che ricomincia dall’infanzia. Rivolgendosi alla madre Erri De Luca scrive: “Mi avvisi, verrai verso di me a spegnermi la luce come facevi quando ero bambino” confondendo l’età adolescenziale a quella dell’adulto.  Nell’intervista a Luigia Sorrentino, ideatrice e conduttrice del programma, Erri De Luca ricostruisce anche gli anni della lotta, della rivoluzione. Parla della sua adesione a Lotta Continua, raccontando anche la fine di quell’esperienza e la nuova direzione che ha preso la sua vita. Erri De Luca, che definisce la scrittura “il tempo della felicità”, ci tramanda la parola, sempre e soltanto lei, la così umana, essenziale e vera, parola.

7 pensieri su “A “Notti d’autore” Erri De Luca

  1. Mi piace il titolo “Non ora, non qui” m’ha ricordato l’Hic et nunc di Kant. Deve certo avere uno spirito giocoso Erri. E’ un peccato che non posso ascoltare l’intervista. Questa settimana manca il suono. Solo silenzio viene dalla freccia che si muove sullo schermo dell’ordinatore. Cerchero’ il libro.

  2. Fantastico! Tutte queste persone che ci fai conoscere! Viva Luigia! Evviva Luigia! Certo la scrittura e’ il tempo della felicita’, un lavoro privilegiato e la lettura anche. Quando stanchi dopo una giornata di duro lavoro fisico, si apre la pagina bianca di un quaderno o la pagina formicolante di un libro si e’ consapevoli di cominciare un’avventura.

  3. Un personaggio-monumento, un personaggio-opera d’arte-di-se stesso. Erri De Luca è un non credente, la cui parola è così pregna di religiosità da indurre a credere chi l’ascolta, chi la frequenta. Mi ha trasmesso la voglia di riascoltarla attraverso i pochi libri letti, e di cercarla nei molti non letti. La sua parola così umana ha il dono di farsi biblica, testimonianza del divino in tanta umanità anonima e silenziosa che, solo chi ha grande sensibilità, sente e frequenta, nella vita come nella scrittura. Grazie, Luigia.

  4. Be’ grazie a voi che avete detto la vostra parola qui, con tanto entusiasmo. E’ quello che desidero, che si risvegli in chi ‘ascolta’ una piccola gioia, uno spazio e un tempo condiviso. Grazie.

  5. Oggi funziona! Le vostre belle voci con la vocali pure mi vengono da lontano. E’ una grande gioia sapere che esistono sempre gli uomini di buona volonta’ e che agiscono con fiducia.
    “Come puoi crescere fra queste macerie
    Bella margherita bianca!
    Mi guardi radiosa ed imperturbabile
    L’ambiente certo non ti influenza,
    Non ti intimida. Sembri felice!
    Quasi divina nella tua pur breve fioritura
    Mantieni la tua forte identita’
    Senza paura di contaminazione
    Sei piu’ forte degli uomini
    che hanno bisogno di tanto, di troppo
    Per riuscire in uno spettacolo di pura bellezza!”
    Da “Sulla terra tocco il cielo” per soddisfare il mio desiderio di ricambiare il regalo ricevuto.

  6. Pingback: Erri De Luca, Storia di Irene

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