Riccardo Battaglia, “Inverno Inferno”

Anteprima Editoriale
Inverno Inferno
Riccardo Battaglia Foschi Editore
Finalista XXIII edizione Premio Calvino

«Vagare per le pagine di questo imperdibile esordio, in cui scrittura e intreccio sono totalmente coinvolgenti, è un po’ come girare in macchina a fari spenti su una Via Emilia fisica ed emotiva, con le luci rossastre e azzurrognole di notti sfrenate, mattini acidi e risvegli dolceamari, cullati da nastri rock consumati fra vino rosso e attese».
(dalla Prefazione di Eraldo Baldini)

Sa raccontare e scrivere in modo coinvolgente, leggero e spiritoso, l’autore di Inverno inferno. Il libro è il frutto dell’ultimo “colpo di genio” del Pornobiffi: lui, operaio frustrato, sempre alla ricerca dell’idea che lo sottragga al monotono tran tran dei turni in officina, alla fine scriverà la storia del trio di amici: Enrico Pazzaglia, detto Pisquazza, Delio Conficconi, alias Oltretomba, alias Diabolik, e Walter Biffi, detto, appunto, il Pornobiffi. La storia inizia con una confidenza di Delio Conficconi al Pornobiffi, e prosegue per setto otto mesi, appunto l'”inverno inferno” eponimo. Sono storie di trentenni scontenti contenti, in un’anonima cittadina di provincia della bassa padana, storie intrecciate, raccontate dall’interno, si direbbe, da uno come loro, con ironia. Belle, in particolare, le pagine che descrivono l’attesa sfibrante di chi cerca lavoro e aspetta una risposta, un cenno, una lettera, una e-mail, che non arriva mai.
Problemi quotidiani e notti pazze, bevute, amicizia, amori e alla fine anche figli, in una storia che può essere letta come un romanzo di formazione, costruito senza retorica ma pieno di ritmo, di umorismo e di vita. Inverno inferno è la messa in scena di una generazione, capace di intrattenere brillantemente ad ogni pagina ma anche di insinuare un impercettibile retrogusto amarognolo che inevitabilmente lega il lettore al destino dei suoi personaggi.

(dalla scheda del Comitato di lettura del Premio)

Biobibliografia
Riccardo Battaglia (1972) insegna musica indiana al Conservatorio di Vicenza, ma vive tra la Romagna e Bombay, città che adora e dove torna ogni volta che può. Inverno inferno è il suo primo romanzo, finalista al Premio Calvino XXIII edizione.

 

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