Zdenek Frybort, tra i più importanti traduttori dall’italiano della Repubblica Ceca, considerato in patria uno dei massimi esperti della letteratura italiana, è morto a Praga a 83 anni dopo una lunga malattia. Lo annunciano i suoi amici a Ravenna, dove aveva incontrato oltre cinquant’anni fa la moglie Giovanna, anche lei da poco scomparsa, e dove era apprezzatissimo per i suoi interventi culturali.
Nominato Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal presidente Ciampi nel 2005, Frybort ha tradotto, tra gli altri, Curzio Malaparte, Carlo Emilio Gadda, Alberto Moravia, Elsa Morante, Umberto Eco (di Frybort la traduzione in ceco de ‘Il nome della rosa’), Aldo Busi, Vittorio Sereni, Edoardo Sanguineti, Roberto Calasso. E proprio per quest’ultima traduzione, Frybort ricevette nel 2009 il massimo riconoscimento di settore, il Premio Unione dei Traduttori.
Frybort ha vissuto per lunghi periodi in Italia, in particolare a Ravenna dove era solito trascorrere i mesi autunnali, e a Bocca di Magra (La Spezia), che negli anni Cinquanta e
Sessanta era stata eletta “borgo della cultura” da un gruppo di intellettuali come Elio Vittorini, Giulio Einaudi, Cesare Pavese e Giovanni Giudici, quest’ultimo fraterno amico del traduttore. Zdenek Frybort lascia una figlia, Martina, giornalista alla tv di stato ceca.
Gli dobbiamo un grande grazie per aver concorso a far conoscere la letteratura italiana nel mondo.Anche perché i buoni traduttori sono “merce” preziosa, da considerare, credo, quasi “coautori” nella diversa lingua dell’opera tradotta.
addio carissimo amico Zdenek. Grazie per averti conosciuto.