L’impronta dell’editore

Nello scaffale, Roberto Calasso
a cura di Luigia Sorrentino

“La vera storia dell’editoria è in larga parte orale – e tale sembra destinata a rimanere. Una teoria dell’arte editoriale non si è mai sviluppata – e forse è troppo tardi perché si sviluppi ora. Andando contro a questi dati di fatto, ho provato a mettere insieme due elementi: qualche passaggio nella storia di Adelphi, quale ho vissuto per cinquant’anni, e un profilo non di teoria dell’editoria, ma di ciò che una certa editoria potrebbe anche essere: una forma, da studiare e da giudicare come si fa con un libro. Che, nel caso di Adelphi, avrebbe più di duemila capitoli.”

Roberto Calasso

Roberto Calasso, nato a Firenze nel 1941, è uno dei più importanti saggisti e narratori italiani del Secondo Novecento. Allievo del Professor Mario Praz (Il suo famoso saggio “La casa della vita” arrivò in finale al Premio Strega nel 1959 anno in cui vinse “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa) con il quale si laurea in Letteratura inglese. I libri di Roberto Calasso, direttore editoriale della casa editrice Adelphi, tradotti in molte lingue, indagano il mito per raccontare il presente.

OPERE PUBBLICATE DI ROBERTO CALASSO

– L’impuro folle, Milano: Adelphi, 1974.
– La rovina di Kasch, Milano: Adelphi, 1983.
– Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano: Adelphi, 1988.
– I quarantanove gradini, Milano: Adelphi, 1991. –
– Ka, Milano: Adelphi, 1996.
– Sentieri tortuosi. Bruce Chatwin Fotografo, Milano: Adelphi, 1998.
– La letteratura e gli dèi, Milano: Adelphi, 2001.
– K, Milano: Adelphi, 2002.
– Cento lettere a uno sconosciuto, Milano: Adelphi, 2003.
– La follia che viene dalle Ninfe, Milano: Adelphi, 2005.
– Il rosa Tiepolo, Milano: Adelphi, 2006.
– La Folie Baudelaire, Milano: Adelphi, 2008.
– Le nozze di Cadmo e Armonia – Edizione illustrata, Milano: Adelphi, 2009.
– L’ardore, Milano: Adelphi 2010.

2 pensieri su “L’impronta dell’editore

  1. Per noi profani e’ molto difficile capire il processo, andiamo in libreria compriamo il libro, lo leggiamo e poi lo mettiamo in biblioteca. Il contenuto e’ la cosa piu’ importante e ci gironzola in testa a lungo. Ma ci sono persone che, oltre al contenuto, amano l’oggetto in se’… e quando ci si pensa il lavoro che implica la “produzione” di un libro e’ immenso. E` tutto un mondo…
    Leggero’ “L’impronta dell’editore”, mi piace il titolo… IMPRONTA in questa parola c’e’ una forza , un volere, una voglia di confondere la consapevolezza della fragilita’ della cultura orale. Coloro che la praticano in ogni dominio si rendono conto che se i “segreti” non vengono scritti si perdono, si trasformano, si dimenticano.

  2. Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Altre persone hanno bisogno di leggere questo e capire questo lato della storia.

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