Appuntamento
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Jennifer Egan con “Guardami” (Minimum Fax), Etgar Keret con “All’improvviso bussano alla porta” (Feltrinelli), Atiq Rahimi con “Maledetto Dostoevskij” (Einaudi), Juan Gabriel Vasquez con “Il rumore delle cose che cadono” (Ponte alle Grazie) e Jeanette Winterson con “Perché essere felice quando puoi essere normale?” (Mondadori).
Sono questi i libri che compongono la cinquina del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia, giunto alla sua settima edizione.
La cerimonia di premiazione, dove sarà annunciato il vincitore, avrà luogo venerdì 14 giugno 2013, alle ore 18.00, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. La cinquina è stata scelta dalla giuria presieduta da Ernesto Ferrero e composta da Beatrice Monti della Corte (presidente del Premio), Alberto Manguel ed Edmund White. La giuria del premio per la miglior traduzione in italiano di un’opera di narrativa straniera, presieduta da Andrea Landolfi, ha scelto come vincitore Alessandro Fo per la traduzione dell’Eneide di Publio Virgilio Marone edita da Einaudi.
Ma come l’Eneide del nostro Virgilio e’ considerata un’opera di narrativa straniera? Il nostro latino, una lingua straniera?