Dieci piccoli racconti di James Joyce (1882-1941), scritti sei mesi dopo aver completato “Ulisse”, sono stati raccolti da una casa editrice irlandese, Ithys Press, con il titolo “Finn’s Hotel” l’opera incompiuta del 1923 e presentati come “l’ultima certa scoperta” dell’autore di “Gente di Dublino”.
Abbozzati dallo scrittore irlandese nel 1923 e descritti dall’autore come “epiclets”, ovvero “little epics”, i pezzi serio-comici spaziano da fulminanti racconti a favole, precisa una nota di Ithys Press, che ha pubblicato la collezione inedita alla vigilia Bloomsday, la festa annuale dedicata al capolavoro di Joyce,
“Ulisse”, che si celebra il 16 giugno a Dublino e in tante altre parti del mondo.
I brevi racconti spaziano da episodi tratti dalla mitologia alla storia dell’Irlanda, dalle leggende di San Patrizio a quelle di Tristano e Isotta.
Si tratta di un’edizione a tiratura limitata, riservata ai bibliofili, disponibile nella versione lusso (2.500 euro) e numerata (350 euro). Sette racconti su dieci furono scoperti una ventina di anni fa, mentre altri tre sono tornati alla luce solo nel 2004.
Com’e’bello ritrovare storie e pensieri… una volta scritte le favole rimangono e fantastiche le trovano gli occhi sulla carta stampata. Il desiderio di una voce si nasconde ed a volte la nostra testa diventa uno strumento di risonanza che non domanda esercizi di ripetizione. Stampare il pensiero e con il pensare le storielle affascina tanti.