Appuntamento
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Roberto Herlitzka, vincitore quest’anno del Nastro d’argento alla carriera e del David di Donatello come migliore attore protagonista, sarà in scena dal 12 novembre all’8 dicembre 2013 al Piccolo Eliseo di Roma. Acclamato dal pubblico e critica per le recenti prove d’attore ne La Grande Bellezza di Sorrentino, La Bella Addormentata di Bellocchio e Il Rosso e il Blu di Piccioni, Herlitzka debutta ne Il Soccombente capolavoro di Thomas Bernhard per la prima volta sui palcoscenici italiani.
Nadia Baldi firma una nuova regia di uno dei capolavori della letteratura mondiale del Novecento. La versione teatrale è curata da Ruggero Cappuccio per l’interpretazione di Roberto Herlitzka e Marina Sorrenti. Il flusso vulcanico del romanzo di Bernhard esplode in tutta la sua lancinante bellezza, illuminando i temi cari all’autore e all’Arte del Novecento con una lucidità di scrittura assoluta e chirurgica.
Il genio, il suo fatale isolamento, l’amicizia, l’amore, l’inquietudine come farmaco e veleno per sopravvivere alle crudeltà dell’esistenza umana, si sprigionano dalle parole di Bernhard attraverso il racconto di una vicenda esemplare. Due giovani amici, Wertheimer e l’io narrante dietro il quale si cela il desiderio di proiezione dello stesso scrittore, raggiungono Salisburgo per frequentare un corso di perfezionamento pianistico tenuto da Horowitz. Nella città di Mozart, che li adesca e deprime, i due giovani incontrano e si legano ad un ragazzo singolare che si chiama Glenn Gould. Quando Wertheimer e l’Io narrante sentono suonare Gould, vengono travolti dalla piena di un trauma interiore che non concederà loro un solo attimo di pace per il resto della vita. I due virtuosi del pianoforte comprendono con chiarezza abbagliante che il loro amico canadese è un genio, peggio, una prova indiscutibile dell’esistenza di Dio. Il futuro dell’Io narrante e di Wertheimer è compromesso per sempre. Entrambi abbandonano gli studi pianistici ed entrambi subiscono il ricatto quotidiano della insostituibile bellezza della musica. Gli assalti della frustrazione, dell’ossessione, di una tagliente dimensione fobica che li magnetizza verso il pianoforte e da esso li allontana, creano un monumento dell’ambivalenza sentimentale che si concretizza come summa perfetta dei modernissimi crocevia psicoanalitici. L’indubitabile amore che Wertheimer e l’Io narrante nutrono per Glenn Gould, l’ammirazione per la suprema profondità con la quale egli ricrea le variazioni Goldberg di Bach, vanno di pari passo con la consapevolezza che il Dio del suono è entrato nella loro vita minacciando di distruggerlo.
La regia di Nadia Baldi dà vita ad un set della memoria e del ritorno represso, facendo dell’Io narrante-Herlitzka il baricentro di un passato attivo che torna a reclamare i suoi diritti. La regia introduce ad “assecondarlo” una figura femminile inesistente nel romanzo, di cui non v’è certezza di identità, figura motore interpretata da Marina Sorrenti.
In un luogo adimensionale, l’Io Bernhard sopravvissuto alla fine di Gould e al suicidio di Wertheimer, compie un’impietosa anatomia delle anime, lottando contro le parole, contro il fantasma della mediocrità, contro la morte e la vita, con una passione e un calore scientifici, crudi e tragicomici. La messinscena, con le ambientazioni videografiche di Davide Scognamiglio e le musiche di Marco Betta, invita il pubblico ad entrare nella più profonda seduta analitica che la letteratura abbia prodotto nell’ultimo secolo. Il successo, il fallimento, le speranze, le disillusioni, l’amore per chi si odia e l’odio per chi si ama, le creature di un passato che non passa, attraverso il corpo di Berhard -Herlitzka con stupefacente vivezza, allineandosi al genio di Bach, come la ricerca delle variazioni infinite sull’essere e sul vivere.
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Roberto Herlitzka in “Il soccombente” ovvero il mistero Glenn Gould di Thomas Bernhard traduzione Renata Colorni, riduzione dall’omonimo romanzo di Ruggero Cappuccio e con Marina Sorrenti, regia di Nadia Baldi.
Musiche originali di Marco Betta, ambientazioni videografiche Davide Scognamiglio, progetto luci costumi e scene Nadia Baldi, assistente alla regia Davide Paciolla, luci Giuseppe Falcone, fonica Valerio Rodelli, foto Gabriele Gelsi, grafica Giovanni Natiello, consulenza amministrativa Isabella Amelio organizzazione e distribuzione TEATRO SEGRETO SRL collaborazione con A. P. S. Manovalanza
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Per info e contatti:
info@teatrosegreto.it
Distribuzione:
Lia Zinno liazinno@gmail.com
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Nadia Baldi nata a Salerno nel 1966.
Nel 2013 è assiste alla regia di R. Cappuccio ne Il Don Pasquale di Donizetti prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma.
Nel 2012 debutta con la regia de Il Soccombente di Thomas Bernhard con Roberto Herlitzka, riduzione teatrale di Ruggero Cappuccio e con i racconti Settimo Senso di R. Cappuccio, L’Assassino di V. Cerami e L’Amorosa Inchiesta di R. La Capria in prima nazionale al Piccolo di Milano interpretati da A. Pizzicato. Nel 2012 è assistente alla regia di R. Cappuccio ne Il barbiere di Siviglia, prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma in coproduzione col Teatro G. Verdi di Trieste, musica di Gioachino Rossini, direttore d’orchestra Bruno Campanella. Sempre nel 2012 è aiuto regia dello spettacolo di e con Ruggero Cappuccio, Paolo Borsellino Essendo Stato, in prima Nazionale a Roma andato in onda su RADIO 3. Nel 2011 è aiuto regia nelle opere “Elisir d’amore” e “La Battaglia di Legnano” regia R. Cappuccio nella Stagione lirica del Teatro Dell’Opera di Roma.
Nel 2010 è regista dello spettacolo Don Chisciotte, di Ruggero Cappuccio, interpretato da Roberto Herlitzka e Lello Arena girato per la RAI. E’ assistente alla regia per l’opera lirica Natura Viva, testo e regia di Ruggero Cappuccio, musiche di Marco Betta, commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino.
Nel 2009 è aiuto regista del film Rien Va diretto da Ruggero Cappuccio con Roberto Herlitzka, Chiara Muti e Lello Arena.
E’ aiuto regista degli spettacoli Le Ultime Sette Parole di Caravaggio, Paolo Borsellino Essendo Stato, Shakespea Re di Napoli, Edipo a Colono, Lighea, Nel Tempo di un tango, Delirio Marginale.
E’ regista e interprete dello spettacolo La morte della bellezza, di Giuseppe Patroni Griffi.
Per i Concerti lirici per l’estate 2008 a Chiari cura la regia di arie tratte dalle seguenti opere liriche: Anna Bolena, Così fan tutte, Clemenza di Tito, Don Pasquale, Madama Butterfly, Il ratto del serraglio, Don Giovanni, Semiramide a cura dell’International Institute of Vocal Arts diretto da William Woodruff.
Dal 2000 al 2008 dirige opere teatrali e liriche, tra cui: Ricordati di chiudere bene la porta, Serpe in seno, Manola, Facade, De Sade Madame, EchidiVersi, Volèe, Reverie du Macbeth, Frank Zappa a stranger, Bastiano e Bastiana di Mozart all’Auditorium Verdi di Milano, Gesualda Marianella e ‘o criaturo, Radio Radioattiva, La morte della bellezza, Opera di Amore e Destino, Il piccolo Spazzacamino.
Nel 2007 scrive la sceneggiatura di un film dal titolo Meno 20.
Cura le riprese cinematografiche dell’opera lirica Il ritorno di Don Calandrino di Domenico Cimarosa, diretta da Riccardo Muti, regia di Ruggero Cappuccio, per il Festival di Pentecoste di Salisburgo e il Ravenna Festival.
E’ aiuto regista del film per il teatro, Shakespea Re di Napoli, scritto e diretto da Ruggero
Cappuccio e vincitore del Premio IMAIE 2007.
Nel 2006 scrive e dirige un mediometraggio dal titolo Le insondabili memorie con Roberto Herlitzka.
Nel 2003 scrive un cortometraggio dal titolo Rosso Principe.
Nel 2009 E’ attrice nel film Il sorriso dell’ultima notte scritto e diretto da Ruggero Cappuccio prod. Halcyon productions srl. Nel 2010 è la voce narrante femminile nel film Rien Va con Lello Arena e Roberto Herlitzka.
Dal 2011 e’ coordinatore artistico e direttore organizzativo del Festival Segreti d’Autore a Serramezzana (SA).
Dal 1996 Organizza e tiene laboratori nell’ambito del Festival Provocazione Teatro, Benevento Città Spettacolo, Università La Sapienza, Scuola di Cinema Planet Roma, teatro MagmaLabRoma.
Nel 2006- 2007 è Direttore organizzativo nel Progetto Techné che cura la formazione di giovani nell’ambito del cinema e del teatro.
Nel 2008 è direttore didattico del Progetto di Formazione per i mestieri dello spettacolo FormArt lavoro, progetto a cura del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Inizia la sua carriera artistica di attrice nel 1991.
Nel 1996 fonda la compagnia Teatro Segreto con Ruggero Cappuccio.
Consiglio a tutti i lettori di riascoltare Ruggero Cappuccio nelle meravigliose interviste di Luigia Sorrentino del 23 maggio 2013 e del 26 ottobre 2012. Fortunati sono i romani! Tutti non ci staranno al Piccolo Eliseo per “Il soccombente”. Se mettessimo questi spettacoli nella scatola della televisione anche i lontani potrebbero essere presenti. Rai uno aveva un programma di teatro negli anni sessanta. Ogni martedi’ mia madre mi permetteva di rimanere alzata fino all’una di notte per farle compagnia con Pirandello, Eduardo de Filippo,Moliere, Ibsen, Chechov… il teatro entrava nel nostro salotto, il televisore diventava un palcoscenico staordinario!
Nel secolo della comunicazione la buona volonta’ e’ sbarrata dalla cupidigia. Se tutti si contentassero di meno, tutti ne beneficerebbero… e’ una legge della matematica.
Grazie Adriana, per i tuoi commenti, così ricchi d’amore per l’Italia… Ne hai un ricordo tenerissimo. Grazie anche per aver ricordato gli spettacoli di Ruggero Cappuccio.