CANTO D’AMORE PER LA MIA TERRA
Poesie del ritorno e altro ancora
di Francesco Agresti, Brindin Press – UK, 2014
Dalla “Prefazione”
Foto di copertina: “Eboli nella mia storia” di Vito Giarla
CANTO D’AMORE PER LA MIA TERRA
Eri un abbraccio di case
tra nidi di rondini
all’ombra di un castello
e un campanile
a svettare alto nel cielo,
più su delle altre chiese,
solerte a scandire le sue ore
per l’ebolitana famiglia,
con i rintocchi a disperdersi lenti
tra il fresco dei giardini e le colline
fino a lambire il mare
silente oltre la Piana.
Non ti hanno fiaccata
gli oltraggi, le guerre, la peste,
le paludi malsane
e le troppe vedove a lutto
fattrici di braccia e di carne
per i padroni di turno.
Anche oggi, come ieri,
resisti agli inganni dei tempi,
alle lusinghe ammalianti,
agli abbracci assassini di un mondo
che ha violato ogni cosa.
E tu non rispondi
abbozzi soltanto un sorriso di scherno.
Sei avvilita, indifesa, sperduta,
smarrita tra carezze mendaci
che ti hanno tolto persino la luce.
Ma resti sempre un approdo di pace
per i tuoi figli lontani.
Sei l’aurora che splende perenne
tra le strade e le case,
tra gli ulivi, sui monti, nei cuori.
Sei un gorgo di pianto e di gioia.
Sei il vento velato della sera
che, inesorabile, ti porta via con sé.