Appuntamento
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Mancano poche ore alla conclusione della mostra “Solo Jazz dal Palazzetto al Donizetti” nelle fotografie di Maurizio e Federico Buscarino a Bergamo fino al 30 marzo 2014 nella ex Chiesa della Maddalena, via Sant’Alessandro 39/b.
La nota di Corrado Benigni ci accompagna nel volto e nella musica interiore delle fotografie di Maurizio e Federico Buscarino. (Art Blakey, 1978, foto di Maurizio Buscarino ).
di Corrado Benigni
Il volto come sintesi espressiva dell’anima, come teatro aperto del suo mondo e della sua storia, come rappresentazione delle sue passioni e della sua conoscenza. Da questa riflessione sembra avere preso le mosse il lavoro di Maurizio e Federico Buscarino intorno ai volti dei grandi protagonisti del jazz, che dagli anni Settanta ad oggi hanno suonato al Festival di Bergamo.
Buscarino padre e figlio, due “lavoratori dell’immagine”, hanno saputo cogliere nei visi di questi grandi interpreti – proprio nel loro atto performativo – la testimonianza del suono dell’anima.
La bravura di questi due fotografi è stata quella di restituire in immagini la lingua complessa scritta sui loro volti, una lingua che obbedisce (come in ciascuno di noi, d’altronde) a una misteriosa grammatica o, come in questo caso, a una partitura più profonda, di cui Maurizio e Federico Buscarino sembrano conoscere le regole. Non solo: hanno saputo tradurre tale codice cifrato in un’altra lingua. E’ da questo lavoro di traduzione che sono nati questi ritratti. Ritratti che non mancano di sbalordirci.
Queste fotografie ci offrono, di ogni musicista, come una biografia diversa da quella ufficiale, una sintesi visiva, una sorta di faccia-riassunto, che diventa anche testimonianza del nostro tempo, del tempo complesso in cui sono stati realizzati questi scatti (la fine dei Settanta, per esempio). Tutto ciò è stato possibile solo concentrando l’attenzione sull’alfabeto del volto, per cogliere il segno che ne svela il segreto. Ciascuno con il suo stile. Maurizio Buscarino con la severità e l’esattezza dei suoi chiaroscuri, immagini sospese tra luce e buio, che lo hanno reso noto in tutto il mondo come fotografo di teatro; in questi ritratti di musicisti si ritrovano la traccia e il pensiero proprio dei suoi lavori più celebri. Federico, invece, sceglie anche il colore come cifra del suo stile, quasi a volere restituirci, con la purezza e la chiarezza del suo sguardo, ciò che accade di fronte a lui, attraverso immagini che si stemperano in poesia, dove la scrittura non predomina sul soggetto.
Ma quello che accomuna i lavori di questi due fotografi è una sorta di “sprezzatura”, per dirla con Cristina Campo: la musica di una grazia interiore capace di riflettersi sui volti dei soggetti da loro ritratti…Di fronte ai quali, all’osservatore più sensibile potrà capitare di (ri)ascoltare il proprio bisbiglio segreto.
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BERGAMO
“Solo Jazz dal Palazzetto al Donizetti” nelle fotografie di Maurizio e Federico Buscarino
ex Chiesa della Maddalena, via Sant’Alessandro 39/b
dall’8 al 30 marzo 2013
Inaugurazione sabato 8 marzo ore 18
Orari: da martedì a domenica 16,30 – 19,30