«Il futuro»
Alti venti stratosferici col loro fischiettio giovanile.
Una nuvola bianca come il pensiero, in cerca dell’umanità.
«Oh, dove te ne voli?» fece il missile al missile,
Avanti non c’è nulla e nulla c’è dietro.
di Iosif Brodskij
(trad. Nicola D’Ugo 2004)
Pubblicata sul New York Times il 20 dicembre 1984.
L’originale è qui:
http://www.nytimes.com/books/00/09/17/specials/brodsky-future.html
HIROSHIMA E NAGASAKI
(6 e 9 agosto 1945)
Quegli ancestrali istinti
Grande progresso han fatto
Partendo da Caino…
E sono ancora in cammino.
Il servitor di Marte non è pago
Di seminare distruzione e morte,
Di vedere dissolversi in vapore,
In un istantaneo orrore.
C’è vita intelligente nello spazio?
Viaggiando sulla Luna e Marte
Questo la scienza chiede.
Sulla terra purtroppo non si vede!
Vanto è per lei l’aver prodotto
L’abbagliante atomico fuoco,
Non luce di verità e sapienza
Ma di stupida demenza
Fiumi di parole e prosa
Scrive per esaltar la pace,
Ma rimane solo teoria
Senza trasformarsi in poesia.
Neppur dopo aver visto il fungo
Pregno d’invisibile veleno
Disperdersi nell’aria e nel vento
Per seminare morte nel tempo.
L’insanguinata mano non si ferma
Dal cercare vanagloria e soldo.
All’uomo di potere non piace
Vivere e far vivere in pace!
Vitaliano Vagnini (20 febbraio 2021)