Francesco Maria Tipaldi, "Traum"

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Dalla Prefazione di Maurizio Cucchi
“Ancora molto giovane, Francesco Maria Tipaldi rivela una personalità decisamente forte e originale, un’energia netta e sorprendente che si manifesta in una visione delle cose e del mondo (e delle immagini che riesce a produrre) in cui domina qualcosa di elementare e arcaico, di letteralmente formidabile, di enorme e selvatico. Il suo è un immaginario che parte da una realtà bassa, minimale, da una condizione rasoterra, ma che la deforma e
trascende. La sua scrittura, molto nitida e scandita, asciuttissima, e quindi priva di astuzie e abbellimenti, presenta sprazzi di racconto, frammenti di storie, fotogrammi, che si impongono nella mente del lettore, molto spesso, per l’insolita potenza della loro non ricercata sgradevolezza.”  […]
 

Angelus
Via dai culoni delle contadine
dove finisce l’orto.
La terra dà le grida del parto,
le carissime doglie, nasce la verzura.
-Sia lode alle molli latrine dei maiali-
la domenica non si lavora,
si posano le zappe e ci si veste per bene.
– Dio presenta al mondo le sue lattughe –
Ai petti tumefatti degli alberelli
una giostra di fieno, e l’anima uterina che bruca
di dita di pane a sazietà.

Francesco Maria Tipaldi è nato a Nocera Inferiore il 29 marzo 1986.
Ha pubblicato “La culla” LietoColle 2006, “Humus”, Arcolaio 2008 e con Luca Minola “Il sentimento dei vitelli”, EDB, Premio Mauro Maconi sezione Giovani 2013.

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