Alessandra Palombo, "Mestieri"

 
cop_mestieriDalla prefazione di Claudio Damiani
Alessandra Palombo ha la capacità di ingabbiare le cose e farle apparire. E’ una magia perché l’oggetto prima invisibile, poi esce fuori dal cappello come una colomba.
Nella poesia le parole sono sempre “costrette”, nel verso, nella forma, nella metrica. Alessandra le costringe ancor più, come quando scrive tautogrammi, ossia testi in cui le parole sono costrette a cominciare tutte con una stessa lettera.
Questi “Mestieri” non sono tautogrammi, ma caso mai 
 epigrammi, brevi poesie che racchiudono un quadretto, un personaggio incorniciato, ingabbiato nel suo mestiere. Tra mestiere e personaggio c’è una fusione totale, una commistione inestricabile, e proprio per questo non c’è alcun bisogno che anche le parole vengano costrette, e possono dunque cominciare con la lettera che vogliono. Ecco perché sono epigrammi: l’ingabbiamento è già nel tema, e la persona è lì dentro visibile, anche se non c’è più, in quel cubicolo che è il mestiere stesso, come le edicole simili a guardiole dei due giornalai, uno davanti all’altro.
IL CALZOLAIO
Gli occhialini sulla testa calva,
lo sguardo basso a rininire suole o tacchi,
non se ne andò in pensione o s’ammalò;
manifesti mortuari non ne vidi,
certo è che il negozio restò chiuso
e la lampadina a penzolare dal soffitto
sotto la quale aveva lavorato chino:
ginocchia e piedi uniti a fare appoggio
a una scarpa rovesciata
IL FABBRO
Non ho mai visto le sue mani. Teneva guanti neri
e una maschera sugli occhi a difendersi dal fuoco.
Scintille sfavillanti svolazzavano nell’aria
in quell’angolo di vicolo, alla fine di una corta
e antica scalinata, tra la chiesa e il panificio,
tra le donne con la sporta che camminavano
verso il pane quotidiano e il pane consacrato,
mentre lui batteva il ferro piegandolo col fuoco.
LA SARTA
Di casa in casa andava
vicino a un vetro
a imbastire il suo futuro:
con l’orlo, una tovaglia,
con l’ago zigzagando;
un ditale sopra il medio,
un ciuffo sulla fronte
e le lenti da vicino.
_____
Alessandra Palombo  nasce a Livorno.
Alcuni suoi brevi racconti e poesie sono presenti in varie antologie.
Questa è la prima raccolta di versi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *