Dieci giorni fa, la mattina del 5 gennaio 2015, è scomparsa a Roma all’età di settanta anni, la fotografa e artista, Elisabetta Catalano.
Luigia Sorrentino l’ha incontrata e intervistata per Notti d’autore nel marzo del 2013.
Elisabetta Catalano è nata a Roma, da madre napoletana e da padre pugliese. Ha fotografato dagli anni Settanta a oggi, i protagonisti del mondo della cultura, del cinema, della letteratura e dell’arte italiana e internazionale. Achille Bonito Oliva ha scritto di Elisabetta Catalano:”Se l’arte mette a nudo l’umanità, Elisabetta Catalano corre ai ripari con la sua fotografia e le fa indossare una corazza stilistica”. Una delle sue foto più famose è il ritratto di Alberto Moravia che lo scrittore aveva scelto come il ritratto della propria vita, riconoscendosi in esso a tal punto da utilizzarlo per più di trenta anni, sulle copertine dei libri che pubblicava. Elisabetta Catalano ha ritratto più volte Moravia, eppure, in ogni fotografia la sua creatività ha plasmato una quotidianità diversa dello scrittore che tutti conosciamo per le cose che ha scritto.
Elisabetta Catalano ha lavorato fin dagli anni Settanta con artisti e performers, come Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Fabio Mauri, Sandro Chia, Mimmo Rotella, Cesare Tacchi, Gino De Dominicis e molti altri. La sua prima personale alla Galleria “Il Cortile” di Roma ”Uomini ’73″. Tra gli artisti con i quali Elisabetta Catalano ha lavorato maggiormente Fabio Mauri, artista e performer… ma anche il compagno di una vita.
E’ il 1992 quando Elisabetta Catalano fa la sua prima grande mostra in un museo, alla GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA di ROMA. Vengono esposti 160 suoi ritratti di artisti, critici e galleristi italiani e stranieri. L’immagine simbolo della mostra è Joseph Beyus, un famosissimo pittore e scultore tedesco che qualche anno prima di morire le confidò, dopo aver passato al vaglio tutte le foto della sua vita, che le più belle erano quelle che gli aveva fatto lei…
Elisabetta Catalano, negli ultimi anni, tra le molte altre cose a cui si dedicava, è ritornata a fotografare ritratti di privati, come aveva fatto all’inizio della sua carriera, quando fotografava giovani donne, bambini, persone dell’alta aristocrazia, personaggi del mondo del cinema e della moda. E, per dirla come direbbe Elisabetta Catalano: “Ne vengono fuori delle cose belle…”
La fotografia a Pierpaolo Pasolini e Laura Betti, scelta per la copertina del libro di Emanuele Trevi, “Qualcosa di scritto” è di Elisabetta Catalano.