Marcella Graziosi, “Il gioco della campana”

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Nota di Marcella Graziosi

“Pubblicare il primo libro è per me una partenza che racchiude tanti precedenti passaggi attraverso il gioco della vita, compiuti con gioia, a volte con sofferenza ma sempre con l’impegno instancabile di quando da piccola giocavo al gioco della campana, o rayuela, per le strade di Buenos Aires.
Una memoria dei molti viaggi che mi hanno condotto ad essere ciò che sono; perché nulla vada perduto del bagaglio da portarmi dietro quando la vita chiamerà ancora e il mio cuore sarà pronto a seguirla verso nuovi spazi.”

Dall’introduzione al libro scritta dall’autrice

Il gioco della campana, la Rayela in argentino, ha rappresentato per me uno dei divertimenti preferiti quando a Buenos Aires, mia città natale, trascorrevo molte ore per strada a saltare sulle caselle disegnate dai bambini.

Lanciare il sasso e seguirlo nel quadrato dove andava a finire, raccoglierlo e poi tornare al punto di partenza senza cadere, saltando su un piede solo era, ogni volta, una sfida che metteva alla prova la nostra abilità.

Da allora molte volte ho lanciato il sasso nella rayuela della vita e raggiungerlo ha rappresentato una partenza, un viaggio, a volte felice, a volte fatale, a volte voluto, fuori e dentro di me.

DA UNA MONGOLFIERA

Hanno aperto il mio petto
Per strapparne le scorie
Immigrate radioattive
Da un avariato pianeta

Hanno aperto il mio petto
Ceduto a figli ingordi
Facile luogo di conquista
Per organismi degeneri

Hanno aperto il mio petto
Non c’era più il cuore
Fuggito tra la terra e il cielo
Guarda stupito il mondo

E si fotte di risate

 

*

 

SERA D’ESTATE

Lo spirito che unisce la folla
in tempo di pace
solleva simile allo shamal la sabbia
sulla costa di alghe radioattive

La musica coinvolge nel rito
vite uguali e diverse
Un disco di ottone incandescente
scioglie i corpi nella danza

Permane una nuvola d’incredulità
nel tramonto che trasfigura
Come bambini ignari attendiamo il giorno
Stelle luminose incastonate nella notte

*

COMPLEANNO

Brillano di luce propria gli anni
Sassi lungo la strada
Scalciati da piedi in corsa
Piumini evanescenti di pioppo
Sollevati dall’onda del vento
Taglienti pietre preziose
Trattenute da prensili dita

Vienimi vicino
Fammi sentire l’eternità
Che ancora ci culla

Da: Il gioco della campana”, di Marcella Graziosi, Aletti Editore, 2014

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Marcella Graziosi è nata a Buenos Aires, dove è rimasta fino all’età di undici anni. Rientrata in Italia con la sua famiglia, ha vissuto tra Siracusa, Napoli, Milano, Pordenone e Roma, dove vive attualmente. Ha quattro figli. Questa è la sua prima pubblicazione.

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