Dalla «Prefazione» di Gabriella Sica
Nel deserto del nostro tempo sbocciano ancora fiori, ancora c’è vita che muore e rinasce, e ancora tra le macerie spuntano germogli, si annunciano fioriture del futuro. Redimono giorni, spine e mali i fiori con mille forme incredibili e sorprendenti, quasi trame colorate e carnose di logica, frutto dell’immaginazione operosa di un magnifico ingegnere, si chiami Dio o poeta. Marco Sonzogni ha preparato per noi un fascio generoso di 48 fiori, vario di forme e profumi, perché «ci vuole un fiore», un verso o una canzone. Un mannello di piccole preziose poesie, rastremate come haiku, musicali come mottetti, ognuna dedicata a un diverso fiore, ognuna di pochi versi, mai un verso fisso o una forma fissa perché i fiori sono tanti, hanno radici e steli e petali difformi come un abisso, crescono per terra o nella nostra mente che è il più bel giardino […]
Da: “Ci vuole un fiore” di Marco Sonzogni, Società Editrice Fiorentina, 2014
I.
Profumo di rosa
in altro nome?
non sapei:
ho più dimestichezza
con le spinte – fanno
presa meglio
su pelle e rime;
cambiano colore
al cuore
II
C’è chi t’ha scritta
lenta – così riossidando
altri segni. Per credere,
io t’inseguo tra fessure
di tempo e intingo ore
nel tuorlo, trovando
ciò che, forse, resta
del nome: ginestra
III
Spesso penso
al velluto di una stella alpina, all’aria
rarefatta d’alta quota, al respiro
corto di gambe infanti: salita
che scende nei passi di chi
allora stava davanti ma
ora non più, sfumati
come incenso
se ci penso…
IV
Il segno c’è, chiaro. Seguilo
con la tua orbita:
emulazione.
Le grandi parole (speranza,
fede e carità:
ostinazione)
sono solo tegumenti di vite
smentite dal buio:
simulazione.
Credi al girasole. Strappagli
insieme all’amore
ammirazione.
V
Ti riconosco in promessa
anche quando nulla scolla.
Tra le mie dita e il tuo stelo
scivolano i sensi della vita:
mia, tua e tante altre
a galla nel girotondo
di corolla di una margherita.
VI
Così vera, sei sogno:
voce bianca di calla,
pungi di taglio da carta,
bruci d’amore smarrito,
pronunci sommesso
un nome di servo.
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Marco Sonzogni (1971), saggista, traduttore peta, è docente di lingua e letteratura italiana alla Victoria Università of Wellington, in Nuova Zelanda. Ha pubblicato quatro sillogi poetiche: Assenze (2005), Alibi (2011), Prove di canto (2013) e Tagli nel 2014.
Sua la traduzione di Morte di un naturalista, di Seamus Heaney, pubblicato nel 2014 dalla casa editrice Mondadori.